L1. Partenza in fessura leggermente strapiombante ma con prese ottime. Poi placca con piedi buoni.
L2. Partenza in traverso, poi passaggio di 6a e poi di nuovo bella placca.
L3. Partenza buona, poi si usa la fessura con passaggio di 6a per scavalcare una pancetta. L’ho trovato duro, ma passato ci sono ottime prese per uscirne. Usare la sosta che si trova
Da qui per vegetazione, traversando tutto a destra si arriva ad un terrazzino da dove si riparte.
L4. Partenza per me non banale, poi andando un po’ a zig zag per trovare i chiodi dopo si possono evitare strapiombini duri. Per me il tiro più duro.
Sosta su albero e con cengia molto ampia.
L5. Ultimi due tiri di SIMONETTA che si possono concatenare. Si parte con terrazzini terrosi per poi deviare tutto a destra prima di un alberello. Si passa davanti alla sosta e si continua sempre sulla destra per uno strapiombino ben ammanigliato fino ad arrivare in cima per placca stupenda. Come ultima sosta utilizzato una classidrona proprio alla fine (dopo la sosta). Il tiro che più mi è piaciuto in quanto non essendo non essendo fortissimo era per me era la giusta cosa tra difficoltà e bellezza.
Via molto continuativa con passaggi sempre continuativi che si aggirano sempre tra il 5c e 6a.
Partenza freddina tra il sole che si faceva attendere e un po’ d’aria bella fresca..
Grazie a DANILO, DEBORA, PEDE E SERGIO…