Bellissima via su calcare fantastico per i primi tre tiri, per niente unto forse a causa delle poche ripetizioni, non è necessario integrare (via richiodata ottimamente, c’è ancora qualche vecchio chiodo tra cui quello che si utilizza in sosta su S2).
Dopo i tre tiri di V+ siamo passati attraverso la grotta forata, non è facile indovinare dov’è: ad un certo punto trovandosi nella boscaglia una decina di metri sopra la sosta con i due spit nuovi, quando si vede sulla destra un fittone in alto e dei blocchi a dx, bisogna salire invece a sinistra per un diedrino di 1,5 metri e salire nella boscaglia fino ad arrivare nella grotta (bel ravanage!!). Uscendo dalla grotta si va a sx (faccia a valle) e ho sostato su pianta. Qui ho fatto un tiro prima dritto su placca e poi barre sovrapposte (V+ in partenza) e poi traverso a destra fino a prendere una sosta forse della Simonetta (praticamente dove esce il tiro con la corda fissa). Da qui ci sono più possibilità, secondo me la più bella e logica che è quella che abbiamo seguito è traversare in alto a dx fino ad una sosta da rinviare sotto uno strapiombino e affrontarlo (VI faticoso, volendo azzerabile) per poi salire in fessura, affrontare un altro strapiombino più semplice e sostare a sinistra su terrazzino con albero proprio alla base della “fessura Ivaldo”. Uscita per questa fessura, bellissima ma abbastanza fisica (V+).
Via di grande soddisfazione, richiede tecnica di placca traversi e fessure, se fatta con questa combinazione di tiri è decisamente più faticosa del Vecchio.
Con Jessica e Rob