- Accesso stradale
- parcheggio ampio nei pressi della partenza funivia
Salito e sceso dal Vallone di Cuneaz sfruttando la cabinovia fino al Crest (10 euro a/r), il che rende godibile la gita e non particolarmente faticosa.
Buon sentiero (anche se appena scesi dalla cabinovia non si capisce dove andare, nel dubbio ho seguito la stradina a monte fino a Cuneaz) che sale sempre bene fino al Col Perrin, dove arrivo con le nebbie in dissoluzione.
Canalone di salita al colletto tra Perrin e Gran Cima con tre possibili tracce, conviene stare su quella erbosa a sinistra ma non la più alta che porta in maniera più diretta alla Gran Cima, avendola seguita un po’ prima del colle sono sceso ad una conca detritica, per poi accedere ad un ripiano sotto le prime pendici del Monte Perrin.
Passato sul versante sud, il primo tratto di pietraia va aggirato ed attraversato in basso, 30 m sotto cresta, seguendo alcuni ometti non proprio evidenti. Poi si sale per una placconata molto comoda e si accede rapidamente al pratone superiore, dove diagonalando verso sinistra e cercando di evitare le fasce con più pietrame, si arriva comodamente (ma senza sentiero) in cima, ultima parta conviene percorrerla sul crestone per godere dei panorami.
Ridisceso poi rapidamente al lago (mi son fatto fregare restando troppo al centro del canalone dove c’è la parte di pietraia più caoitca) per farmi perdonare dell’uso della cabinovia sono salito rapidamente alla quota 2771 m, pulpito estremamente panoramico dal qualche si possono apprezzare i colori del lago.
Quindi rapido ritorno al Crest.
Quarta volta in questo vallone che mi piace molto, oggi con la scusa del Monte Perrin che mancava alla lista. Lago Perrin sempre splendido ma stranamente poco gettonato nonostante la comodità di accesso. Un gruppetto di ragazzi sul Perrin, una manciata di persone alla Gran Cima.