Père Eternel – Via Papa Giovanni Paolo II + Ottoz/Grivel

Père Eternel – Via Papa Giovanni Paolo II + Ottoz/Grivel
La gita
enzo51
5 09/08/2019
Accesso stradale
nessun problema

Disagi e difficolta’ in questo itinerario tra antico e moderno di certo non mancano.
Tutto sommato comodo l’accesso dal pavillon con prima corsa delle 6.30, ma appena ci si trova scarpette ai piedi in angusta nicchia, suole bagnate perche sulla neve, a dover attaccare un muro liscio e verticale con protezioni ridotte all’ezzenziale l’umore ecco..gia’ non e’ piu’ quello di prima.
Al socio a questo punto il compito di tirare da primo per esteso la parte piu’ dura.
A me i due tiri centrali piu’ abbattuti, che gia’ bastano e avanzano.
La pertica con tutto il suo carico di storia, il montargli sopra, se da un lato trasmette una profonda insicurezza traballante come’ nel vuoto assoluto, dall’altro infonde grande emozione.
Le doppie non sono filanti come si da a credere, su 9 da fare almeno meta’ richiedono spostamenti a rischio pendolo, anche se minimi in alcuni casi.
Non la vedo una cosa tanto semplice da tirare via comoda in tempo per prendere l’ultima corsa.
Non siamo dei runners prima di tutto, ancor meno dei fenomeni cronometro sempre alla mano come si dovesse fare una gara tutte le volte, ma esattamente il contrario.
Inutile dire che abbiamo perso l’ultima corsa, che avremmo perso cmq, anche non avessimo avuto davanti un gruppo di giovani e baldi scalatori. Tre italiani, un francese, un tedesco, e un neozelandese in cordate da tre +tre, a far perdere un incredibile quantita’ di tempo, aspettare che prima tutti salissero e poi scendessero a cominciare dalla sommita’ di quel vertiginoso obelisco, giu’ giu’ per altre 8 rocambolesce doppie tutte attorno ai 50 m l’una, fino al ghiacciaio 400m piu’ basso. (almeno un ora persa alla base della pertica a attendere di poter anche noi arrivare in cima).
Altro che in tempo per l’ultima corsa..siamo calati giu’ a Entreves per 1900 mt di discesa nel cuore della notte che erano ormai le 23.30, nemmeno piu’ in tempo per una pizza.
Possiamo peroì dire di aver vissuto la vera avventura nel suo significato piu’ profondo.

Con l’irriducibile Patrizio.

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