Pelvo di Ciabrera da Sant’Anna, anello per il Colle Autaret

Pelvo di Ciabrera da Sant’Anna, anello per il Colle Autaret
La gita
pulici
4 28/09/2014

Traverso lato francese scavallato il colle Autaret delicato perchè in ombra fin quasi a mezzogiorno (terriccio durissimo, pietrame scivoloso). Siccome non ho visto ometti che permettessero un accesso diretto alla prima barra rocciosa, risalito dal passo di Ciabrera brevemente per cresta fino a reperire un passaggio (vaga cengia/pendio) che taglia la parete al di sopra di detta barra (un grosso ometto) e poi con breve arrampicata diagonale da dx verso sx (circa 20m dislivello) sbuca nei pressi di un altro grosso ometto, ben visibile dal pianoro, adducendo al vasto pendio franoso finale.

Salito per pascoli direttamente sulla cresta S dell’Autaret, molto ripido, EE/F ma F+ penultimi 20m, arrampicato, quota 2900 ca, poi per essa a dx fino alla cima 3015m. Disceso in Francia dall’intaglio sulla cresta O che precede la quota 2950m (dopo di essa il Colle Autaret). Rientrato sui miei passi sul pendio ormai riscaldato ho percorso il vastissimo altopiano erboso fino al laghetto, poi le granfie e il sentiero classico U27 a chiudere l’impegnativo anello. Laghetto ubicato sopra uno sperone roccioso, difficile da intuire dal basso. Tutta la gita è comunque assai sconsigliabile in caso di cattiva visibilità. Meteo ottimo, venticello fresco, nuvolaglia in risalita a metà giornata lato Italia. Montagna che nonostante sia poco agevole può vantare una notevole frequentazione, come da quadernetto di vetta, ed in particolare ben 4 comitive oggi (visto nessuno in giro), tra cui un francese in solitaria che lo ha sommitato per la 19ma volta! E con questo tutti i più famosi Pelvi sono stati raggiunti, tremendo Peouvou compreso, eccezion fatta per il quasi 4000 degli Ecrins. Visuale ragguardevole e particolare dalla vetta, con tutte le cime adiacenti a silhouette più aguzza del solito, re di pietra compreso. In ottima e silenziosa compagnia di me stesso.

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