Ho preso l’occasione per il Pedum “al volo” senza troppo pensarci, poi ragionando con calma mi chiedevo dov’erano i 1600 mt di dislivello…bene, ci sono tutti e si sentono al ritorno, ma la salita a questa stupenda montagna vale assolutamente la pena. Alla bocchetta di Campo la fatica ancora non si sente, ma bisogna perdere quota e risalire e ci si trova negli ultimi 200 metri tra canali ripidissimi di ontani e rododrendri proprio sotto il sole di mezzogiorno! Delicato l’ultimo passaggio nel canale che porta in vetta, prima in discesa eppoi ripido in salita su terreno instabile. Dalla vetta c’è un orizzonte infinito (peccato per le foschie sulle cime lontane e zona laghi), lo sguardo verso il basso vede una moltitudine di valloni e forre drappeggiati di velluto verde. Che bella la Valgrande da qui!
Grazie agli amici vecchi e nuovi, peccato però per l’infortunio capitatoci sulla via del ritorno.