- Accesso stradale
- Posto per tre-quattro auto allo spiazzo che precede la sbarra di divieto di transito.
Partiti dalla sbarra (q. 540 circa) percorrendo la stradina asfaltata sino all’Alpe Coriesco, il che non ci è sembrato così male vista l’acqua ancora presente qua e là. Il primo tratto su sentiero indicato nell’itinerario inizia una cinquantina di m. di dsl. più in basso rispetto al divieto di transito. Ad un tornante (q.950-1000 circa) una palina indica di andare a sx fra le case, abbiamo tuttavia proseguito a dx su asfalto: come già detto da emanuele_80, seguendo le indicazioni si arriva ad una mulattiera che almeno inizialmente scende e non si riesce a capire se sia più o meno breve della strada asfaltata. Dall’Alpe Coriesco il sentiero nella faggeta è piuttosto “fogliato” e un po’ viscido, ma non c’è fango, salendo diminuiscono anche le foglie. Giunti al lungo traverso con saliscendi per la bellissima Alpe Corte di Sopra (q. 1600 circa) si trova un po’ di neve (qualche cm. e non continua), crostosa e in qualche punto ghiacciata (qualche attenzione per non scivolare). Da quest’ultimo alpeggio abbiamo continuato a dx per prati puntando ad un sentiero tra la vegetazione che sbuca in cresta molto più a dx (nord) rispetto alla bocchetta: qui neve più continua (una spanna circa) e più dura da scalfire con gli scarponi, tratto faticoso perché abbastanza ripido. Una volta in cresta, ci siamo mantenuti il più possibile sul filo fra grandi zolle di erba olina, un po’ di neve e qualche roccetta. Rientro per la via di salita calzando i ramponi fino all’Alpe Corte di Sopra (ottima e veloce progressione senza sfondare) e facendo una breve digressione al Pizzo di Colla Bassa, appena una cinquantina di m. più in alto rispetto al sentiero.
Le previste velature al mattino si son dissolte molto presto lasciandoci apprezzare a volontà gli stupendi panorami sulla Est del Rosa e sugli altri 4000 del Vallese oltreché sul Lago Maggiore.
Con Tiziana e Domenico che ringrazio per la serena giornata trascorsa in compagnia. A Tiziana va il merito di aver scovato questa meta e di aver intuito le condizioni di innevamento che ci hanno consentito di fare una gran bella gita, assolutamente azzeccata e quasi insperabile dopo tutta la pioggia dei giorni scorsi!
Pecore non se ne son viste, ma un bel gregge di capre alla Colla Bassa sì 🙂