Patrì (Punta Sud) da Valnontey

Patrì (Punta Sud) da Valnontey
La gita
baliainquota
4 09/08/2021
Accesso stradale
Parcheggiare a Valnontey

Sentiero verso il bivacco sempre ben segnato, nel tratto finale con ometti e bolli gialli. Catene presenti per superare la bastionata su cui poggia il bivacco, un vero nido d’aquila con una vista privilegiata sulle vette che dominano la Valnontey.
Dal bivacco risalire interamente (qualche ometto), stando attenti agli sfasciumi, il canalino che parte immediatamente alle sue spalle. Si giunge in una conca al cui centro si trova un nevaio. Attraversarlo puntando in direzione est e risalire il vallone detritico (sfasciumi) sempre in direzione est prestando attenzione perchè tutto quello che si tocca si muove.
Si scollina arrivando nell’anfiteatro che ospita il piccolo ghiacciaio di Patrì che si attacca nei pressi di un ometto. Risalirlo interamente (facile) stando attenti a un paio di piccoli crepacci e puntando la cresta che scende a destra (guardando la cima) di Punta Patrì. Una volta giunti nei pressi della cresta la si risale per roccette e blocchi evitando le maggiori difficoltà stando sul versante Valnontey fino a giungere in vetta. Discesa per lo stesso itinerario prestando attenzione agli sfasciumi instabili che si incontrano una volta lasciato il ghiacciaio.
Discesa a Valnontey lunga.

Salita in un ambiente splendido e solitario, incontrati solo animali durante la salita (camosci, stambecchi e gipeti).
Voto 4 dato dalla media tra il 5 per l’ambiente e la solitudine e il 3 per i tanti sfasciumi incontrati.
Con noi al bivacco un signore che 30 anni fa scalò la nord della Punta Patrì.
Acqua presente dietro al bivacco (2 minuti a piedi).
Caschetto consigliato se si è in molti per la prima parte in cui si muove tutto quello che si tocca.
Seguito l’itinerario descritto nel libro “Cime da riscoprire. 51 escursioni in Valle d’Aosta” di A.Greci

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