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Nonostante fosse ormai notte e a dicembre si scalava benissimo (le fessure a E-S-E sono protette dal vento anche). Salite “Viperinox” e “A Torino calci e pugni”.
Viperinox lineare ma non banale (forse 6a+?): il passaggio più delicato è lo start per il quale o si fa un piazzamento orizzontale ben slungato a sinistra della linea, oppure si slega un passaggio in più e si va a proteggere già nella fessura principale. Seguono un paio di movimenti intensi, ma non duri, per poi semplificare quando verticalizza. Usati 4, 5 e 6 (almeno almeno il 5 serve).
“A Torino calci e pugni”, il tratto milanese di bacci e bracci dura il tempo di tre incastri perfetti di mano iniziale, si mette un tre in appena prima che si allarghi e poi è offwidth puro. Complice la disabitudine allo stile del tiro ho sicuramente fatto movimenti non ottimizzati. Comunque tenersi un po’ di margine, perchè se si segue fedelmente la linea stando a destra, senza facilitarsi con le maniglie di viperinox a sinistra, il tiro non è finito finchè non si esce. Anche qui usati 4, 5 e 6.
Su entrambi i tiri si può mettere roba più piccola in uscita (dal 2 o 3 compresi in giù).
Ottime fessure per impratichirsi col genere.