Sentiero di avvicinamento un po’ coperto dalle foglie, bisogna porre attenzione a svoltare a destra dopo pochi metri di discesa per non finire nelle baite diroccate. Un tratto del sentiero che va di traverso è allagato. La roccia è tutta asciutta e pulita. Dal tabellone si arriva comodi al primo torrione seguendo la traccia verso sinistra segnata da strisce e frecce di vernice gialla. Solo il primo torrione è attrezzato di nuovo ed in maniera impeccabile per entrambe le linee di salita, noi siamo stati sulla sinistra. Dopo i 2 tiri molto facili si passa al secondo torrione scendendo leggermente verso sinistra sulla pietraia ove sono presenti bolli gialli e ometti, 5 minuti, bene abbiamo fatto a togliere le scarpette e ritirare le corde. Dal secondo torrione fino in cima la via diventa più continua e verticale, a parte il breve trasferimento verso la base del torrione dei Torinesi. Le rimanenti soste e spit hanno apparenza vetusta ma sono ancora in discreto stato. Bello il gendarme, specie il traversino finale ed il passo “acrobatico” sotto la penultima sosta. Molto brevi gli ultimi 2 tiri, soluzione obbligata per non far tirare le corde. Discreta via per chi come noi viaggia sui gradi molto bassi o comunque vuole mantenere un minimo di allenamento alla roccia. Con Laura3841 in seconda. Un saluto a Lorenzo (rosty junior) e Marco che ci hanno raggiunti e superati dandoci un po’ di dritte proprio nel tratto finale in cui ci venivano utili. Grazie a tutti per l’ottima compagnia e le 4 chiacchiere!