Paramont (Becca Bianca del) Via Normale da La Joux per il Rifugio Deffeyes

Paramont (Becca Bianca del) Via Normale da La Joux per il Rifugio Deffeyes
La gita
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5 09/09/2018
Accesso stradale
non sempre si riesce a trovare parcheggio a La Joux, posti limitati

Un piacevole ritorno al Rifugio Deffeyes 12 anni dopo la mia prima visita! Siamo saliti sabato 8/9 da La Joux al Rifugio Deffeyes, il sentiero è sempre ottimamente segnalato e pure molto frequentato, tra chi saliva come noi e chi scendeva ho contato più di 100 persone, per la stragrande maggioranza turisti, semplici escursionisti e molti merenderos. In circa 3 ore siamo arrivati al rifugio, che come al solito era sempre piuttosto affollato, con noi era al completo. Giornata soleggiata e piuttosto calda. Buone l’accoglienza, la sistemazione ed il trattamento. La domenica mattina (9/9) siamo partiti alle 6.15 (ancora con la luce delle pile frontali) e ci siamo avviati non per il vallone che porta al Passo Alto, ma seguendo inizialmente il sentiero di accesso al Ghiacciaio del Rutor fino a poco dopo il ponte, dove tre ometti di pietre indicano la deviazione da seguire a sinistra. Ci siamo inerpicati sul ripido costone di erba e roccette (dove ci sono le tubazioni per la presa d’acqua del Rifugio Deffeyes) che porta ad una dorsale che immette in un vallone invisibile dal basso (la cosidetta “Valle Nascosta”). Seguita la Valle Nascosta su erba, tracce di sentiero e distese detritiche, sempre ben guidati dai numerosi ometti presenti. Per un lungo tratto il terreno è quasi pianeggiante, poi una rampetta detritica conduce nei pressi di un grande ometto (dove si incrocia la traccia che sale dal vallone che conduce al Passo Alto). Seguito il sentiero siamo poi giunti nella conca dove si trovano i Laghi di Usellettes, davvero incantevole. Proseguito lungo la morena verso sinistra, su labile traccia nella pietraia, ma il percorso da seguire è sempre ottimamente segnalato da numerosi ometti che portano al Lago superiore di Usellettes e all’inizio del ghiacciaio omonimo. Il ghiacciaio è in condizioni di fine stagione ed è presente quasi completamente ghiaccio e pochissima neve residua, non ci sono tracce di passaggio, però il percorso è libero e intuitivo, presenti solo due piccoli crepacci che si attraversano senza problemi. Risalito il ghiacciaio prima tenendoci a centro e poi a sinistra, incontrando tratti di ghiaccio abbastanza duro, però l’inclinazione dei pendii è moderata e si sale senza problemi, i ramponi fanno buona presa, fino a raggiungere il pendio di sfasciumi e roccette, che con percorso ripido ma facile porta al grande ometto di pietre posto tra il Paramont (a sinistra) e la Becca Bianca (a destra). Una breve sosta al colletto, tolti i ramponi e lasciata la picca, abbiamo risalito la cresta composta da qualche placchetta, detriti e facili roccette che in breve ci ha condotti in cima. Una gita davvero piacevole, interessante e varia, che ha ripagato decisamente le nostre attese iniziali. Noi siamo saliti e scesi dal ghiacciaio legati in cordata più per scrupolo che per reale necessità, in quanto non ci sono tratti pericolosi e/o problematici. Poi qualche informazione sui nostri tempi di percorrenza : 3.30 ore dal rifugio alla cima con qualche piccola pausa, mentre in discesa dalla vetta al rifugio in 2.30 ore, più 1.40 ore per rientrare al parcheggio di La Joux. Noi abbiamo tenuto un passo normale senza correre, per goderci pienamente ambiente e panorami. Oggi poca gente sulle cime di questo gruppo, solamente noi sulla Becca Bianca, nessuno sul Paramont e solamente 6 francesi sulla via normale al Rutor, mentre i dintorni del rifugio e il sentiero di accesso erano molto affollati per via del passaggio della Tor des Geants.

Ottima gita, alpinismo facile e tranquillo in un contesto ambientale veramente superlativo, itinerario sicuramente consigliabile e da tenere in considerazione quando si viene da queste parti. Ci siamo trovati bene al Rifugio Deffeyes, buona l’accoglienza, il gestore e il suo staff sono persone a modo, gentili e simpatiche. Bella uscita ideata dal sottoscritto, oggi il Gruppo Camosci del CAI Ligure Genova era in trasferta nella Valle di La Thuile. Oltre al sottoscritto erano presenti Fabiano, Maria Carla, Enrico G., Enrico C., Giorgio, Jagoda e per la prima volta con noi Elena M. che era alla sua prima esperienza su ghiacciaio, affrontato con grande passione ed entusiasmo! Brava! Un saluto a tutti i compagni di gita, gruppo che funziona sempre a meraviglia!

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