Partiamo il venerdì pomeriggio prendendo obbligatoriamente a pelo l’ultima salita in funivia alle h.17.20 che sale al Berghaus Diavolezza 2973mt. dove abbiamo pernottato. Bella salita attualmente in condizioni ottimali. Partiti al buio alle h.04.30 traversando verso la stazione d’arrivo degli impianti da sci, qui con un traverso sotto il Sass Queder ci portiamo alla selletta dove ci si abbassa di pochi metri a sx del Piz Trovat traversando un tratto su neve ripido ma con buona traccia. Giunti fino alla Fourcla d’Arlas 3080mt. mettiamo piede sul Vadret Pers dove ci leghiamo in cordata seguendo fedelmente la traccia pistata che traversa verso i primi pendii del ghiacciaio su buona copertura nevosa. Attualmente il tratto di ghiacciaio fino alla selletta sotto il Piz Palü orientale è in ottime condizioni, buona copertura nevosa di recenti nevicate con crepacci ben aggirabili. Tratto in cresta bellissimo , sia quello di cima orientale, che quello della cima centrale, è un po’ affilato stretto in certi punti, ma è sempre su neve dura e niente ghiaccio. Un po’ di attenzione va data quando si incontra gente nel senso di marcia opposto al tuo ,dove è necessario uscire di traccia piantando bene piccozza e ramponi. Arrivati in cima in h.4.15, piccola sosta panoramica, e poi via, a ritroso lungo la discesa. Il punto dove fare attenzione noi l’abbiamo trovato al ritorno sul ripido tratto che dalla Cima orientale scende alla selletta, le raffiche di vento che si erano alzate e prima non cerano, avevano ricoperto di neve polverosa il tratto di fondo su neve dura creando meno grip. Per il resto tutto regolare con discesa godibile e panoramica su neve ancora ben portante fino alla Fourcla d’Arlas fino alla Chamanna Diavolezza dove ci scoliamo una meritata birra. Discesa alla macchiana ancora con funivia.
Quarta volta di fila in territorio Elvetico ,oramai ci sono abbonato. Butto l’esca in settimana ai soci, attaccando all’amo i Piz Palü… Sergio e Clemente abboccano. Ovviamente per impegni lavorativi …miei, si parte un po’ tirati nel pomeriggio. Obbligatoriamente prendiamo a pelo la funivia che porta al Berghaus Diavolezza. Dopo la notte alla belle etoile in sacco a pelo di sabato scorso, questa volta ci siamo dati al lusso, abbiamo pernottato comodamente al Berghaus Diavolezza, più che un rifugio un albergo. Preso alloggio in comoda cameretta privata da 4 posti con lavello dove fanno anche trovare una bottiglietta CL. 0.50 di acqua (che qui in Svizzera si paga a peso d’oro) ed una mela a testa, il tutto è unito al pacchetto di A/R in funivia al costo di 109 € a testa. Può sembrare caro, ma per quello che di danno non lo è. Cena top, ben curata tipo albergo, Insalata caprese come antipasto , zuppetta di ceci di primo, riso con spinaci e udite, udite… scorfano con salsa di pomodori olive e capperi, incredibile. Un ringraziamento alla disponibile Francesca e allo staff tutto italiano.