Rifugio (Pala del) – Frish-Corradini

Rifugio (Pala del) – Frish-Corradini
La gita
puzzole
4 29/08/2015

Aggiungo questa relazione ben fatta… Anche se la via è talmente logica che difficilmente ci si può perdere 😉
Attacco, descrizione della via
Da Fiera Di Primiero (TN) seguire le indicazioni per la Val Canali fino a giungere al ristorante Cant del Gal. In corrispondenza del ristorante svoltare a destra per la Val Canali e percorrere la strada fino a giungere al suo termine. Parcheggiare sulla destra.
Camminare lungo il sentiero n. 707 che risale lentamente la Val Canali fino ad un bivio. Qui prendere il sentiero che sale nel bosco ed in breve conduce al rifugio Treviso (1631 Mt.). Prima di giungere al rifugio, in corrispondenza dell’ultimo tornante si abbandona il sentiero (paline) e si devia a sinistra seguendo le indicazioni per il Passo Canali. Oltrepassare una piazzola dell’elicottero ed in corrispondenza del Vallone di Sant’Anna (ghiaione, termine delle piante) si abbandona il sentiero principale e si sale verticalmente lungo un’esile traccia in direzione dello spigolo nord-ovest, dove attacca la via Castiglioni/Detassis. Giunti alla base della parete costeggiarla verso destra fino un ometto dove attacca la via. Ci si trova sotto una sporgenza della parete, poco a destra di uno spigolo che dà la direttiva della salita.

1° tiro:
in verticale superando dapprima la sporgenza, poi per placche erbose fino a giungere all’altezza di una conca. Traversare a destra raggiungendo la conca e sostare (2 chiodi+2 clessidre+cordone+maglia rapida). 45 Mt., IV°+, V°+, 1 clessidra con cordone.

2° tiro:
superare lo strapiombino con fessura sopra la sosta, poi spostarsi a destra raggiungendo un’altra fessura e proseguire dritti per una decina di metri. Indi piegare decisamente verso sinistra fino a raggiungere la sosta (2 chiodi).
45 Mt., IV°, V°, 2 chiodi, 1 sosta intermedia (2 chiodi), 1 clessidra con cordone.

3° tiro:
in obliquo verso sinistra fino una cengia mediante la quale si traversa verso sinistra oltrepassando il filo dello spigolo. Risalire dei facili pilastrini raggiungendo la sosta (3 chiodi+1 clessidra+cordone+maglia rapida). 55 Mt., IV°, III°, IV°.

4° tiro:
sul filo dello spigolo, circa 50 Mt. più in alto della sosta, è ora ben visibile un caratteristico pilastro.
Obliquare a destra verso l’evidente diedrino sul filo dello spigolo. Superarlo, poi portarsi a sinistra su rocce più facili e proseguire fino a raggiungere la base del pilastro. Attrezzare la sosta (2 clessidre). 35 Mt., IV°+, 2 chiodi vicini, 1 clessidra con cordone.

5° tiro:
salire il diedro che si forma tra il pilastro e la parete e sostare (2 clessidre+cordone+maglia rapida) sulla sommità del pilastro.
20 Mt., V°, 2 chiodi.

6° tiro:
la via originale traversa circa 15 metri a sinistra e poi risale obliquando a destra (V°+). Noi abbiamo percorso 2 lunghezze (la prima molto bella, forse passo di VI°-) di una variante.
Salire la placca nera sopra la sosta. Dopo 7-8 metri obliquare verso sinistra fino a raggiungere la sosta (3 chiodi+cordone).
45 Mt., forse VI°- all’inizio, V°+, 1 chiodo con cordino, 1 clessidra con cordino.

7° tiro:
obliquare leggermente verso sinistra fino un grosso spuntone, poi traversare a sinistra raggiungendo la sosta (1 chiodo+1 clessidra+1 spuntone+cordone+maglia rapida). 25 Mt., IV°, III°, 1 chiodo.

8° tiro:
da qui siamo tornati sull’itinerario originale.
sempre in obliquo verso sinistra, prima per placchetta fessurata, poi per rampa fino alla sosta (2 clessidre+cordone+maglia rapida).
30 Mt., IV°, IV°+, III°, 1 chiodo.

9° tiro:
superare l’evidente fessura sopra la sosta uscendone a destra. Poi per placchette e diedrini, piegando leggermente a sinistra, proseguire fino alla sosta successiva (2 chiodi+1 spit+cordone+maglia rapida). 55 Mt., V°+, IV°+, 3 chiodi.

10° tiro:
alzarsi alcuni metri mediante lame e rocce rotte fino a prendere una bellissima fessura, leggermente obliqua verso sinistra, che si segue ininterrottamente sino al suo termine in corrispondenza di uno strapiombino. Dopo averlo superato proseguire per facile placca sulla sua sinistra raggiungendo la sosta (1 chiodo+3 clessidre+cordoni+maglia rapida) situata proprio sotto agli strapiombi che chiudono il diedro.
55 Mt., V°+, 1 chiodo, 1 friend incastrato.

11° tiro:
traversare un paio di metri a sinistra, poi alzarsi oltrepassando la fascia strapiombante. Spostarsi a destra, alzarsi un poco superando uno strapiombino, poi obliquare decisamente a destra. In fine salire verso sinistra su una facile rampa e sostare (1 chiodo da integrare).
45 Mt., V°+, 5 chiodi (1 dei quali con cordino), 1 clessidra con cordino.

12° tiro:
per facili rocce a sinistra della sosta si raggiunge una terrazza detritica. La si supera interamente andando a sostare su un’enorme clessidra poco a destra del filo dello spigolo. Qui termina la via, si prosegue fino alla vetta seguendo le ultime lunghezze della via Castiglioni/Detassis. 55 Mt., IV°, I°.

13° tiro:
salire verticalmente stando circa 15 Mt. a destra dello spigolo lungo una parete verticale ma ben appigliata. Sostare su spuntone in corrispondenza di una comoda terrazza sul filo dello spigolo. 35 Mt., III°, IV°, 1 chiodo.

14° tiro:
la via originale si sposta a sinistra dello spigolo e sale poi verticalmente la parete sino alla sosta (clessidra con cordone+2 clessidre più piccole da collegare). Noi invece abbiamo superato direttamente lo strapiombo a destra mediante un’ottima fessura. Lunghezza con parecchie clessidre. 35 Mt., IV°, IV°+, 1 clessidra con cordone.

15° tiro:
salire obliquando a sinistra fino ad imboccare una fessura-camino al termine della quale, per rocce più semplici, si raggiunge una cengia sotto degli strapiombi gialli dove si sosta (2 clessidre). 40 Mt., IV°, V°-, 1 chiodo.

16° tiro:
salire a destra degli strapiombi lungo una parete grigia molto verticale. Con un passo delicato si vince sulla sinistra uno strapiombo. Spostarsi poi un po’ a destra aggirando nuovamente lo spigolo e, per rocce più semplici, salire sino un’altra cengia. Andare un po’ a sinistra fino ad individuare una fessura dove si sosta (2 chiodi). 45 Mt., IV°, V°-, V°, clessidre.

17° tiro:
lungo la fessura poi per semplici rocce uscendo sulla terrazza detritica. Superare un intaglio e sostare su spuntone.
60 Mt., III°, II°, 1 chiodo e una sosta intermedia.

18° tiro:
per facili rocce si giunge in vetta. 45 Mt., I°, II°, passi di III°.
Discesa
La discesa dalla Pala richiede attenzione, specialmente se percorsa in caso di brutto tempo. Il tracciato non è difficile (II°) ma è quasi tutto in massima esposizione ed un errore potrebbe risultare fatale. Risulta comunque perfettamente segnalato con vernice rossa.
Inoltre alcuni spit facilitano notevolmente e rendono più sicura un’eventuale progressione in conserva.
Dalla vetta camminare lungo una facile cresta in direzione del Sass d’Ortiga sin dove possibile. Qui si scende un canalino roccioso che guarda verso il Vallon delle Mughe. Camminare ora su di una facile cengetta in direzione della base del Torrione di Sant’Anna (la cima che divide la Pala del Rifugio dal Sass d’Ortiga). Si salgono in massima esposizione le facili rocce verso la vetta del monte e poco prima di raggiungerla si passa sul versante nord (verso il Vallon di Sant’Anna) dove si traversa per rocce articolate sino a raggiungere la forcella che divide il Torrione di Sant’Anna dal Sass d’Ortiga (attacco dello Spigolo Wiessner). Percorrere ora il canale che scende costeggiando la parete sud/ovest del Sass d’Ortiga (prestare attenzione al tratto attrezzato) e che conduce alla Forcella delle Mughe. Da qui, mediante il sentiero n. 720 si ritorna al rifugio Treviso e quindi al parcheggio.

Note
Nei pressi del Torrione di Sant’Anna sono presenti degli ancoraggi cementati per effettuare le calate in doppia verso il Vallone delle Mughe. Questa soluzione è tuttavia sconsigliata per via del frequente incastro delle corde e per il pericolo di caduta sassi.

Una bellissima giornata in ottima compagnia 😉

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