Percorsa in 2 cordate con: Marta, Nicola e Riccardo, l’ attacco richiede un avvicinamento di circa 2 ore e mezza, per sentieri ben segnalati e mai troppo ripidi, se non nell’ultimo tratto, dopo aver abbandonato le corde fisse. Per la sua percorrenza, fatta per la maggiore in conserva protetta e brevi tiri, con difficoltà mai superiori al 3⁰ grado, basterebbe una mezza corda doppiata, se non fosse per una prima calata da 40 mt, obbligatorio per cui portare entrambe le mezze corde da 60 mt, necessarie inoltre per le calate finali. La via risulta in ordine, con pochi spit e qualche chiodo, ben posizionati là dove servono.
Tuttavia seppur la roccia offra un buon grip, molto tratti risultano unti.
Raggiunta la vetta del terzo ed ultimo torione, occorre scendere sempre seguendo la cresta, disarrampicando parecchi metri, dove ad una 15 di mt dal colletto erboso è reperibile una sosta per guadagnare appunto il colletto erboso. attraversatolo seguendo la cresta si trova una prima sosta di calata, che noi non abbiamo utilizzato, scendendo in “libera” sino alla seconda sosta già visibile dal colletto, da lì ci siamo calati sino alla sosta sottostante, un’altra calata da 60 mt esatti ti deposita comodamente sul sentiero di ritorno ignorando un’ ultima sosta.
Per darvi un’idea i nostri tempi di percorrenza sono questi. Avvicinamento 2,30 h, cresta 4 h, vetta sentiero di ritorno 1,30 h, parcheggio 1,30 h.