Bella salita purtroppo fuori moda, corta ma ben intensa… tutta da attrezzare (con le relative perdite di tempo, comunque in 2 orette e qualcosa si porta a casa). Molto utili i chiodi perché le fessure sono spesso cieche e sottili.
Il traverso della placconata bassa dà già una bella sveglia, poi si prosegue su belle placche di roccia praticamente ottima fin sotto il salto strapiombante. Qui la faccenda si fa di nuovo intensa: poche possibilità di protezione e qualche blocco instabile. Particolarmente delicata l’uscita dal secondo strapiombo di III+ con pochissime prese ma tante pietre pronte a cadere.
Più facile fino allo “strusciamento” per evitare l’ultimo salto strapiombante (che comunque secondo me con calma si fa, sembra sul IV+). La placca in discesa di III è più esposta che difficile; dopo quest’ultima facili placconate portano in cima.
Noi abbiamo fatto in conserva dalla seconda parte della placconata iniziale fin alla base del salto di III+, dalla fine di questo fino al passo dove si struscia e poi da quello alla cima, il resto conviene fare tiri (corda da 30 sufficiente).
Una volta sulla Sud abbiamo ancora fatto un salto sulla Nord, giusto per goderci questa giornata sopra le nuvole con poca gente in giro e nessuno in vetta
Certo che ormai la fantasia sta scomparendo anche in montagna: questa è la sesta cresta che faccio sull’Orsiera eppure sul diario ci sono solo commenti sulla normale e sulla Dumontel…
Con Giuliano