Ormea (Pizzo d’) da Valdarmella, anello per Colla di Termini e Costa Valcaira

Ormea (Pizzo d’) da Valdarmella, anello per Colla di Termini e Costa Valcaira
La gita
daniele64
3 09/07/2020

Fatto l’ anello in senso orario , al contrario della descrizione dell’ itinerario . Ottime segnalazioni da Valdarmella alla Colla di Chionea , discrete anche se un po’ più stinte sul comunque inequivocabile crinale della Costa Valcaira sino alla vetta . Buoni i segnavia anche scendendo sino alla Colla del Pizzo . Peggio ci si trova sul lungo tratto sino alla Colla dei Termini , con radi segni arancioni e sentiero che non è sempre visibilissimo tra i rododendri e l’ erba . Dal valico al Pian dei Boari ( edicola ) si va su sterrata e poi bisogna trovare la deviazione ( manca una segnalazione ) per imboccare la breve sterrata dell’ alpeggio e soprattutto il lungo tracciato di discesa per Perondo e Valdarmella , spesso molto poco visibile e con rarissimi vecchi segnavia biancorossi .

Gita non molto fortunata . Nonostante sia partito presto da Valdarmella , alla Colla di Chionea il sole picchiava già forte e mi ha abbrustolito ben bene la schiena durante la lunghissima salita sulla spoglia dorsale , oltretutto in compagnia di nugoli di mosche che mi hanno seguito per tutto il giorno ! Arrivato in vetta i panorami però erano ottimi e mi hanno ripagato della fatica . Non per molto perchè dopo una mezz’oretta una fitta nebbia ha cominciato a salire e poi a stazionare poco sotto , tra i 2000 ed i 2300 di quota . Dopo qualche dubbio sul continuare o meno l’ anellone con la nebbia , ho deciso di proseguire . Sulla successiva dorsale ho deviato per toccare le vette di Cima Ruscarina e Cima Ferrarina , ma qui la nebbia mi ha giocato un brutto tiro : invece di andare a destra sul crinale verso il Colle dei Termini , ho preso quello più a sinistra che mi ha condotto alle Celle degli Stanti . Quando me ne sono accorto ero già troppo avanti e così ho dovuto risalire su lunghissima sterrata sino al Colle dei Termini . Sceso poi su strada sino al Pian dei Boari , sotto lo strato di nebbia , ho azzeccato la deviazione dell’ alpeggio e poi ho proseguito facendo molta attenzione su di un sentiero che non c’è , con rari segnavia sbiaditi . Se non altro ho incontrato un bel camoscio . Più in basso stazionava una mandria e ho notato sulla destra la pietraia a cui accennava la relazione . Lì il sentiero si inoltrava nel bosco , ma era ampio ed evidente per il passaggio dei bovini , anche se i segnavia erano pezzi unici . Poco dopo i ruderi di Perondo Soprano il sentiero tornava stretto ed inerbito ma si seguiva senza problemi fino all’ innesto nella Balconata di Ormea e alla discesa finale sino a Valdarmella . Come vedete una gita non delle più riuscite , con qualche peripezia di troppo … Comunque , alla fine mi risultano quasi 24 km per 1700 metri di dislivello .

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