Gita pomeridiana con partenza da e arrivo a Montestrutto (parcheggio La Turna). Accorciato e modificato in parte il giro ad anello qui descritto per mancanza di tempo: da Bioley raggiunta l’Alpe Pejla inferiore per il sentiero E1, da qui proseguito per l’Alpe Pejla superiore (q.1343) e San Giacomo di Andrate senza passare dalla Corma degli Ordieri (sentiero freccia rossa), da Pontije ritorno a Nomaglio per il percorso freccia blu, poi verde e F2 che passa dalla località Rossana.
A Terrafredda il cartello indicativo per Cuni è stato riposizionato correttamente (ma la nuova carrareccia deve aver fagocitato il sentiero), il tratto che costeggia le baite è invaso dalle foglie e dagli escrementi di animali. Si ha l’impressione che i proprietari abbiano ripulito il bel prato adiacente il muretto a secco ammassando tutto quanto appena al di là del confine di proprietà!
A Bioley mi sono ricongiunta al sentiero E1 proveniente da Settimo Vittone, percorrendo un tratto della sterrata (E1a) che arriva da Prà Piano, conviene però rimanere sulla stradina più bassa passando accanto ad una bella casa con piccolo orticello e confluendo nella sterrata per Rovera e Campi. Questa era la mia intenzione ma sono stata attratta da un segno bianco/rosso su una casa a monte della stradina e così ho deciso di provare un percorso alternativo. In realtà la traccia si ferma poco oltre la casa: avrei potuto tornare sui miei passi senza perdere altro tempo, ma il morbo del ravanatore (da cui sono solitamente immune) mi ha colto all’improvviso (Chi va con lo zoppo…) spingendomi a fare pochi metri nel bosco ripido fra i rami bassi confidando nel fatto che avrei in breve trovato la sterrata. Così è stato, ma la diversione non fa guadagnare strada.
Ancora molta neve sfondosa da q. 1250, nel bel bosco di betulle poco a valle dell’Alpe Pejla inf. (esposizione N).
Sole con velature anche spesse e lieve brezza fresca.
In solitaria: incontrato un escursionista in discesa nei pressi di Nomaglio mentre salivo e un paio di runner mentre scendevo. A Rossana piacevole chiacchierata con un margaro in compagnia del suo ormai ridotto gregge di pecore.