Olan (Pic d’) Couzy-Desmaison

Olan (Pic d’) Couzy-Desmaison
La gita
attila89
3 11/08/2015

Una vera “gran course”, in pieno stile Oisans classico: lungo avvicinamento al rifugio, uno zoccolo erboso e fragile per raggiungere la via, nella via passaggi in grande esposizione e roccia pessima, alternati a momenti di arrampicata grandiosa.
La rifugista vi darà un topo “infallibile”, quella disegnata di Benjamin Vedrines (Beniamino Vedrino per gli amici), che potete trovare su camptocamp. Noi abbiamo seguito quello ed incrociato con la Labande. Per avvicinamento e zoccolo non servono ramponi o picca, si trova abbastanza bene, peccato che abbiamo sbagliato l’attacco e abbiamo dovuto fare due tiri in più su roccia ben compatta per raggiungere il “vero” attacco. Attenzione all’attraversamento del Gran Couloir, una grossa scarica ci ha gelato il sangue. Poi spesso abbiamo avuto dubbi di itinerario, ma alla fine, seguendo un po’ l’istinto, l’uscita si trova. Molti tratti bagnati a causa delle piogge precedenti, quanta acqua raccoglie questa parete!
I primi tiri dopo la rampa sono ben verticali. max 2 chiodi per tiro. Poi nel diedro, due gran bei tiri su placca, con roccia stupenda, ma da fare attenzione, ben chiodati (V+ e V). Poi l’artificiale, i chiodi sono tutti buoni, occhio alla roccia (l’uscita di un chiodo in fessurino marcio mi è costato un bel volo nel vuoto sul tiro di A2).
Poi verso destra sul IV, puntando verso il circo marrone e diedrone finale; poi un breve tratto di artificiale sulla prima fessura a sinistra del fondo del diedro, ma l’ho trovato un po’ di testa, in quanto tutte le protezioni che metti sono su lame e-o blocchi incastrati. Il topo consiglia una fessura più a sinistra, la fessura sarà più sana, ma è lunga il triplo…
Poi un bel camino di V+, tecnico, peccato fosse umido. E poi facile fino in cresta.
E la discesa… è la cresta N, fatevi spiegare dalla rifugista, in confronto la normale del Viso è il Verdon, ci siamo persi un po’ di volte, il buio è sopraggiunto, ma, seppure avessimo con noi il materiale da bivacco, la voglia di Sophie e di un materasso comodo ci ha ben motivati a rientrare al rifugio.
I nostri orari: 3h40 partenza da rifugio, 6h30 falso attacco, 8h40 vero attacco, 19h00 uscita, 19h30 inizio discesa, buio alle 21h00, 00h45 rifugio.

Con Trilly a tiri alterni, che è troppo allenato e che in 10 giorni di vacanze ha già percorso quasi tutte le grandi pareti occidentali, dura stargli dietro, soprattutto in discesa!
Il giudizio: 5 stelle per l’importanza storica della salita, soprattutto per il massiccio; 3 stelle per bellezza arrampicata e dei passaggi. 1 stella per avvicinamento e discesa.

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