- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1900
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Salita di grande impegno soprattutto negli ultimi 250 metri [abbondanti] di dislivello ma anche di grande soddisfazione.
Percorso però intuitivo e senza sorprese. Pendio finale molto ripido risalito con i rampant ma poche le voltate veramente impegnative. Dallo “skidepot”, poco a destra della Forcella della Porta, messi ramponi per la salita alla vetta.
In discesa neve in alto crosta ma dura, portante, liscia se fuori dalle tracce con un dito di fresca sopra, qua e là accumulata dalla nevicata di questa notte.
Dai 2500 in giù bella primaverile che conduce fino al pianoro [2100] prima del Rif. Firenze dove per fortuna è molto scorrevole nonostante la quasi nulla pendenza.
Partito con l’idea di fare la Forcella della Roa ma incontrata una guida – diretta alla roa con due clienti- e chiesto ragguagli mi sono deciso per l’Odla di Valdussa, mi sono detto ora o mai più!
Ampiamente ricompensato dal paesaggio dolomitico che non tradisce per originalità e bellezza.
Non ho mai dato 5 stelle, ma oggi è il caso.
Impegnativi e ripidi effettivamente gli ultimi 300 metri, in crescendo rossiniano fino all’aerea Forcella della Porta, soprattutto per placche dure che hanno reso necessari i coltelli. Ascesa alla vetta con ramponi [consigliati vista l’esposizione]
Ritengo la valutazione BSA non corrispondente, vista l’assenza di difficoltà alpinistiche che richiedano qualcosa in più del camminare con i ramponi, al limite BS tosta. Tenderei a valutarla quasi più OS.
Da solo.