Obergabelhorn Arbengrat e traversata alla Rotornhutte

Obergabelhorn Arbengrat e traversata alla Rotornhutte
La gita
gianni-savoia
4 27/08/2012

Fatta con Bruna l’Arbengrat andata e ritorno.
Bella salita, molto lunga e di impegno, soprattutto fisico.
In salita il canale di accesso alla cresta, pur loffio, si sale abbastanza speditamente. Meglio evitare di trovarcisi al buio. Guadagnata la cresta, la si percorre abbastanza bene in conserva protetta, salvo un tiro su un torrione dopo il gran gendarme che richiede un po’ di attenzione in più (presenti alcuni chiodi e uno spezzone di corda pendulo). Poi nessun problema sino in vetta.
Spettacolo : in più c’è il Cervino a pochi metri, bello da stancare.
In discesa opportuna attenzione, come sempre ci abbiamo messo di più che a salire. Qualche doppia è meglio farla (primo tratto, tiro più ripido, gran gendarme), poi in generale si disarrampica, magari con sicura al primo che scende.
Reperito l’intaglio, si ridiscende il canale, che in discesa risulta veramente molto marcio e repulsivo, una stella in meno… Si possono fare due doppie, ma è bene stare accuorti, più che altro, a non avere troppa gente sulla capa essendo pressoche impossibile non muovere nulla. Guadagnato il nevaio non c’è più storia, salvo il ricordo di una splendida vetta.

Note sul bivacco : bellissimo e dotato di tutto, compresa luce elettrica, radio di soccorso, tre gas con bruciatori, stoviglie pulite, coperte soffici, 18 posti comodi etc.
Inutile quindi scammellarsi materiale inutile (come noi abbiamo fatto…).

La ferrata di accesso presenta tratti rudi e faticosi, soprattutto l’ultimo. Con zaini carichi utile imbragarsi e predisporre una longe.
In discesa, il tratto più ripido (dove iniziano i gradini di ferro), si può evitare alla grande con una doppia da tranta metri sino alla neve sottostante.

Sentiero di accesso : da Zermatt non seguire subito per la Schönbielhütte, e soprattutto non prendere i bivi più a destra che comportano perdite di dislivello e di tempo. meglio attraversare tutto il paese sino in fondo e poi seguire il largo sentiero, poco segnalato, che, inizialmente stando in fondovalle, risale a Zmutt e poi procede senza mai perdere quota. I sentieri più a destra, che partono a metà paese, sono molto panoramici ma aggiungono almeno mezz’ora al percorso già lunghetto.

Un discorso a parte merita la toilette del bivacco, accessibile con ferrata e dotata di ogni confort, ivi compresi acqua corrente, ampia scorta di rotoli, accessori ROSA e, per dirla con le relazioni estere, molto ben posizionata: “…admiring the legendary sanitary facilities, world-renowned for the view they provide of the Matterhorn, at least for those users who elect to sit down for their visits…”.

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