Sentieri di avvicinamento sempre ampi e scorrevoli, alcuni ometti aiutano nella parte alta a trovare gli attacchi delle vie. Saliti dai diedri, usato mezza corda da 30 m rinviando nei comodi preparati in loco dotati di moschettone in acciaio, quindi non servono i rinvii. Cima spaziosa con vasto panorama sui rilievi locali e numerosi laghi. Discesa dalla via normale senza la corda, usando solo lo spezzone di fissa nel passo chiave. Tenere conto che in questo lato della montagna il sole arriva tardi, utile un paio di guanti. Indispensabile il casco. Montagna impressionante dall’aspetto feroce ed imprendibile ma che, a cose fatte, in condizioni secche come oggi, è molto semplice da salire e scendere. Visto anche una cordata francese sulla più impegnativa cresta ovest della quale abbiamo facilmente visto l’attacco prima di rientrare. Altri gruppi di escursionisti e runner giunti al passaggio esposto della normale vi hanno rinunciato. Ma già il giro dei laghi ed il colle valgono comunque un viaggio in questa zona. Durante la discesa abbiamo abbandonato la dorsale tagliando verso sinistra per un ripido pendio di sfasciumi come da traccia gps di axlsandro: quest’ultima opzione è da valutare bene in base alle condizioni del terreno.