Gita la mia, un po’ diversa nella forma ma non nella sostanza. A seguito di uno sfortunato tentativo di salita a questa bella montagna dal colle di Chasten risalente a due anni fa’ con Michele, dovevo trovare un modo per recuperarla, salendola possibilmente da un versante nuovo e con bel tempo. La scelta verra’ a ricadere sul severo vallone di Frudiera con partenza da Graines, invece che Gressoney. Dal vasto e magico lago di Frudiera risalire gli immensi e ripidi pendii nord della montagna fino al colletto, posto a ovest della punta e per cresta in vetta. Ora a vetta ormai espugnata dovevo inventare un modo per scendere scrutando nei paraggi per qualche cima da allegare al Nery. Il Corno di Maria (o Marienhorn) sembra il piu’ abbordabile. Lo raggiungero’ pur consapevole del fatto che avrei corso qualche rischio nello scendere la cresta nord est del Nery slegato, in forte esposizione, su placche molto in piedi e per giunta in punta di ramponi. Di gran lunga molto piu’ facile rimontare al Corno di Maria. Mi sono poi ricongiunto all’itinerario di salita tramite il sentiero che dal colle di Frudiera scende a lambire le sponde del placido lago di Frudiera fino a Graines. Gita un po’ fuori dagli schemi che un po’ per la bellezza selvaggia dell’ambiente in cui si materializza, e un po’ per via delle difficolta’ alpinistiche da superare senza l’ausilio di un compagno, non e’ praticabile senza un minimo di esperienza di montagna.