Partiti dall’ abitato di Eschlejo (1225 mt) appena oltre Gaby e saliti al colle di Frudière per il sentiero n° 1 ben segnalato ma a tratti erboso e poco evidente. Prima parte di salita nel bosco che regala un po’ di ombra ma la temperatura oggi è veramente tropicale. Dal colle saliti dapprima nel vallone per poi portarci sulla cresta con passaggi un po’ da cercare su terreno non sempre stabile. Nella parte alta ci portiamo a sinistra traversando il nevaio e salendo dapprima su sfasciumi poi su un ultimo tratto di bella e facile cresta con qualche passo decisamente esposto arriviamo sulla cresta sommitale a poche decine di metri dall’ometto di vetta. Dalla sommità discesa dapprima sulla cresta ovest poi, giunti al colletto, ci si riporta nel vallone di discesa dapprima su terreno piuttosto infido e scivoloso poi per nevai alternati ai soliti sfasciumi e pietraie fino a riprendere il largo vallone sottostante che conduce nuovamente al colle di Frudière. Da qui rientro per il sentiero di salita. Nella parte alta poche tracce di passaggio e percorso non sempre evidente sia per la salita che per la discesa. Come già segnalato manca la penna e il libro di vetta come la scatola metallica che lo contiene sono piuttosto messi male, a saperlo prima avremmo provveduto…
Bella e lunga salita poco frequentata divisa come sempre con Monica.