La via è un po’ discontinua, con passi difficili concentrati in poche sezioni boulder (ben spittate), e alcuni trasferimenti sul facile, però a me è piaciuta, per l’ambiente e per la roccia, e poi la firma Motto è una garanzia. Solo noi in giro, e il bivacco tutto per noi.
Qualche nota sparsa: su L3 non è chiaro che fare dopo il primo spit: il secondo non si vede ma è proprio sopra il primo, occorre passare lo spigolo direttamente sopra lo spit, grazie al bordo ottimo; il 6c di L10 è un ovvio lancetto verso una maniglia in alto a destra, partendo da piccole tacche.; molto più difficile secondo me il boulder di L11, dove mi sono appeso pure da secondo, guastando la libera integrale (grrrr). Dopo un po’ di studio ho trovato un modo di salirlo mah…non so…complimenti a chi lo passa a vista. Delle graziose marmotte, ma che adorabili bestiole, mi hanno fatto a brandelli una felpa e una maglietta. Ultima chicca: confrontando due foto del bivacco Carpano fatte prima e dopo la scalata, ci siamo poi accorti, come in un film dell’orrore, che un fantasma è venuto nel mentre ad attaccare sul davanti una targa rossa COVID-19 che vieta l’uso del bivacco!
Con Gianluigi.