Nera (Punta) e le Grand Argentiere dal Vallone del Frejus per il Colle del Frejus

Nera (Punta) e le Grand Argentiere dal Vallone del Frejus per il Colle del Frejus
La gita
ste_6962
4 28/05/2017
Accesso stradale
nessun problema per arrivare al parcheggio dei Camini del Frejus

Una gita all’ultimo momento, e non era in programma….ma il caso, o una serie di circostanze hanno deciso per me. Una chiamata di un amico che non sentivo da parecchio tempo, la sua richiesta di fare una gita da queste parti, e sono riuscito a ritagliarmi una giornata libera nonostante gli impegni che avevo tra casa e orto. Bando ai preamboli e veniamo alla gita fatta! Partiti dal parcheggio dei Camini del Frejus intorno alle 8.40, bella giornata, con qualche nuvoletta, assenza di vento e molto calda. La salita lungo il Vallone del Frejus procede bene e velocemente, anche se resa faticosa dalla calura notevole, di neve nessuna traccia, solo gli ultimi 50 metri prima del colle erano innevati. Salita con attenzione la rampetta nevosa siamo arrivati al Colle del Frejus, dove ci siamo concessi una pausa, assetati e sudati. Fino a questo punto avevamo tenuto in ballo due possibili gite, o la traversata in cresta tra Frejus – Cote Traversière – Gran Bagna oppure le Grand Argentier. Data la cresta ancora ben innevata (e lunga fino alla Gran Bagna!!) e il fatto che il mio socio era reduce da un periodo di ferma forzata a causa di un problema muscolare alla coscia destra, dopo alcune valutazioni e un rapido confronto di opinioni, la scelta finale cade sul Gran Argentier. Attraversiamo il primo nevaio alla base del versante SE della Punta Nera – Grand Argentièr su neve buona, ma alla primo pendio dove la pendenza inizia a farsi sentire Luigi decide che ne ha abbastanza. Io provo ad incoraggiarlo e spronarlo a proseguire, ma per lui va bene così, decide di fermarsi e di aspettarmi al colle. Proseguo da solo quindi, la prima parte si sale bene su neve abbastanza compatta, e con i ramponi ai piedi fino alla conca di quota 2700 m. poi proseguo nel valloncello di destra (se si decide di salire solamente il Grand Argentièr è inutile proseguire a sinistra verso la Punta Nera), e qui ho trovato neve più cotta e allentata, infatti tracciare in questi ultimi 300 m di dislivello è stato piuttosto faticoso, uscito sulla cresta sommitale con le gambe bollite. Ultimo tratto di facile cresta nevosa e sono sbucato in cima. Indubbiamente una bella gita, ma stavolta ho faticato per arrivare in cima, però sono stato ripagato dalla bellezza del contesto ambientale e dal panorama. Circa 1 oretta di sosta in cima e poi sono sceso, rientrare al Colle del Frejus è stata nuovamente dura, con diversi sfondamenti, ma fortunatamente mi ero portato al seguito le ciaspole e me la sono cavata egregiamente…senza sarebbe stato un calvario! Qualche informazione sui miei tempi di percorrenza, circa 4.20 ore dal parcheggio alla cima e 3 ore scarse dalla cima al parcheggio. Le 4 stelle di valutazione complessiva sono dovute ad elementi soggettivi, come la faticaccia fatta, il gran caldo sofferto e la neve sfondosa e quasi marcia al ritorno.

Gita, anzi tirata fatta in giornata da Genova, rimane una scelta comunque azzeccata al di là delle condizioni trovate, una montagna che meritava di essere salita, peccato solamente non aver condiviso parte della gita, della fatica e la gioia della cima con il mio socio, tale Luigi P. di Varese, che rimane un gran personaggio e sempre molto piacevole da avere come compagno di gita, e come sempre grande modestia e umiltà….grande!!! Oggi solo due giovanissimi escursionisti incrociati che salivano verso la Punta del Frejus e nessun altro. Sono montagne poco frequentate in questo periodo.

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