Pendio detritico assai ripido e un po’ ghiacciato per salire al colle nelle prime ore del mattino, poi meglio in discesa. Rocce rotte sulla cresta per la cima da verificare prima di caricare il peso, la cima pare ben poco frequentata rispetto alle sue vicine tutte un pochino più alte e panoramiche. Gli strumenti segnano 3002 m per questa vetta mentre i medesimi sono avari di qualche metro sulle cime limitrofe più famose. Rilievo salito un po’ per sbaglio durante una ricognizione intorno alla Nasta, dopo aver letto frettolosamente le relazioni. Avevamo in mente il Bastione ma per un buffo equivoco siamo saliti al colle sbagliato e da questo versante sembra decisamente duro da salire. Proseguito per Baus, Nasta e Paganini. Alla fine ne è uscito comunque un bel giro ad anello forse più lineare e continuo di quello ipotizzato alla partenza. Ai piedi della Nasta incontreremo poi un solitario che ci darà utili indicazioni, divenuto anche lui di colpo “esperto” della zona dopo aver salito la Nasta mentre voleva invece la Paganini.