Murel (Punta) da Meire Bigorie

Murel (Punta) da Meire Bigorie
La gita
jdomenico
3 25/01/2020
Accesso stradale
al mattino un dito di neve in alcuni tratti dopo Oncino, pulita al ritorno

Oggi condizioni incasinate. Parto prima del ponte (dx idr.) con le racchette ai piedi, ma dopo 10′ la neve sparisce, e mi tocca guadare (avrei fatto meglio a toglierle, perché superato un breve tratto di massi 10′ e avrei potuto rimetterle… così mi sono anche bagnato i piedi perché l’acqua è tanta). Dopo 20′ circa ri-guado con ravanamenti niente male. Finalmente comincia la neve continua su pendii umani, sono sotto al colle con la croce ed è già passata quasi un’ora! Supero il dosso sopra il quale passa il sentiero a mezza costa per croce bulè e traverso in leggera discesa verso la passarella di legno, su scomodi resti di slavina (unica traccia di ramponi con sfondoni niente male). Dopo la passerella, la traccia sale subito per poi traversare verso la barra rocciosa, ma secondo me conviene tenersi bassi e salire dopo (come fa il sentiero), soprattutto con la neve di oggi: da 1 a 20 cm di farina, distribuiti in maniera assolutamente irregolare e imprevedibile. Un po’ le ciaspole tengono, un po’ scivolano sul fondo duro quando la farina è poca… Cmq con fatica arrivo al pianoro e ari-attraverso il torrente un po’ prima dell’Alpe Bulè, tagliando un po’ il giro largo. Ci sono vari dossi che sembrano essere la punta, invece bisogna tendere un po’ a sinistra finchè non ci si affaccia su una conca dove appare chiara la punta Murel. Traverso a semicerchio sempre con fatica per i tratti improvvisamente scivolosi e sotto al ripido triangolo metto i ramponi e raggiungo la cresta a sx (ovest, verso la Rocca del Lu). Non mi fido di alcuni ponti di neve su massi in cresta, e aggiro lato nord… neve inconsistente su pietraia… sfondoni vari… arrivo in cima avendo esaurito i santioni iniziati in basso. Tempo impiegato: indicibile. Il punto culminante è un roccione, poco oltre un ometto segna l’altra cima. Da lì capisco il percorso migliore… la cresta sud (verso Rasciassa) ha pendenze sostenute ma inferiori, e si arriva ad un piccolo ripiano da cui con percorso pianeggiante si ritorna nella conca.
Il cielo nel frattempo si è liberato dalle nubi, per godere del sole scavalco e scendo nella conca del rif. Alpetto, non scendo nella gola come qui descritto, ma risalgo verso Rocca Nera e, tra notevoli sastrugi appena coperti dalla poca neve fresca, scendo la lunga dorsale verso il Tivoli deviando poi verso Meire Tirolo. Il resto della gita… ve lo risparmio!

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