Gran bella gita, di ampio respiro e per nulla banale: circa 2 ore per l’avvicinamento e poi 20 tiri di corda con difficoltà variabili ma mai superiori al 5°. Da non sottovalutare.
Note sull’accesso stradale: per chi proviene da Ivrea, attraverso il “Tracciolino” (SP512) è comodo partire dal Pian Colombaro (sbarra con le insegne del sentiero “PG Frassati”)…il paesaggio è molto remunerativo. Inoltre bisogna tenere conto che almeno fino al 4/giu/2012 la stada è bloccata in prossimità del ponte sull’ Elvo dalle 8 alle 18 per lavori di ripristino.
Infine per quanto riguarda l’arrampicata: la via è molto ben chiodata, forse troppo per qualcuno e presenta ottime soste da collegare…non mi sembra che serva integrare (almeno noi nn l’abbiamo ritenuto necessario). Su L16 (5b – vedere link di Gianni Lanza su Montagna Biellese) in uscita al diedro tenersi decisamente sulla destra…noi ci siamo fatti sviare da una vecchia sosta a sinistra.
No fioca in salita, ma in discesa dal Mucrone ancora qualche macchia di neve da attraversare.
Grande giornata…è la prima volta che mi capita di fare una gita da queste parti senza nebbia. Sarà stato grazie all’ aitante giovanotto che era con me, ovvero Mauro alias Balestra grazie al quale forse non avrei finito la salita (20 tiri sono davvero molti ed alla fine la stanchezza si fa sentire!).
Un’ amicizia che si cementa speriamo foriera di nuove salite…(magari nn si fa il Cap…ma qualcosa di buono ti scappa ancora…x esempio la Malvassora l’hai già fatta?).
Unica nota stonata (oltre ad un volo di 5/6 metri fatto stupidamente su un passaggio di 4 verso la fine), il fatto che le funivie non erano attive. Quindi…giù dal Mucrone a piedi…giù ad Oropa a piedi e poi, sempre con le stesse zampe lungo la SP512…finchè un’anima pia non ci ha dato uno strappo fino alla macchina (perchè ha visto le corde che uscivano dal sacco)…grazie!