Arrivati al cartello indicatore nel centro del paese, si segue la strada asfaltata che costeggia una serie di edifici fino ad arrivare alla prima palina che fa salire in mezzacosta il prato accanto ad uno skilift. Si giunge ad un’altra strada, altra palina che manda a destra lungo la stessa strada fino ad incontrare un’altra palina, dove si svolta a sinistra in un bosco (fontana), si sale su sentiero be tenuto (passarelle in legno in ogni punto che potrebbe essere bagnato!) e si raggiunge una zona devastata da una qualche alluvione : anche in questo tratto il sentiero che la attraversa è ben segnato e tracciato. Terminato questo attraversamento si inzia a salire per un lunghissimo traverso che porta alla bocchetta de Curciusa ed alterna tratti in ripida pendenza a tratti in falsopiano. In circa due ore e mezza dalla partenza si giunge alla palina che indica la bocchetta (2388 m) : ora bisogna proseguire per oltre 500 metri sull’ampia sella sino a giungere ad una pietra sulla quale sono indicati i vari itinerari fattibili da quel punto; seguire la freccia Vignun, di lì sino in cima non c’è sentiero ma con u po’ di attenzione si seguono i segni bianco-azzurro-bianco (sia su targhette che verniciati sulle pietre) che portano, puntando decisamente verso nord – nord ovest, portano a superare alcuni balzi rocciosi fino a raggiungere dapprima una cima con ometto non nominata a poco oltre 2800 metri e dopo pochi minuti il Piz Motton (2855 m), da cui si ha un panorama eccezionale : Adula, Lumbreida, Tambò, Pizzo Curciusa col suo ghiacciaio. Ritorno per lo stesso itinerario
- Cartografia:
- CNS Hinterrhein