Avvicinamento: dopo aver imboccato la via alle cave seguire il sentiero fino alla cava del rio inferno, superare la madonnina e seguendo sempre i bolli blu facilmente all’attacco. Direi impossibile sbagliare.
Dopo i primi due tiri di quarto (!!!) il primo 6B l’abbiamo evitato sulla dx, fare sosta alla betulla poi si vede uno spit che da la direzione.
Ringraziamo il/i benefattori che hanno sostituito alcuni cordini con ottimi (e visibili) cordoni gialli.
Tutte le calate presentano un moschettone o un maillon. Purtroppo un paio si effettuano su un solo spit.
Via un pò da cercare, ma guardando lo schizzo ci si arrangia.
Usciti dalla nona torre conviene restare sul filo di cresta dopo un primo risalto erboso si vedono i bolli blu che danno la direzione (peraltro evidente).
Consiglio tattico. Noi siamo andati con una singola e il grigri. Il primo calava direttamente il secondo dalla sosta, e poi il secondo calava il primo a moulinette, quasi tutti i moschettoni presenti si aprono, mi è sembrata una soluzione pratica per velocizzare le innumerevoli e brevi calate.
Via molto panoramica, in un angolo appartato. solitudine assicurata. Alterna lunghi tratti medio facili a brevi risalti durissimi. Chiodatura molto parsimoniosa ma che permette di azzerare. il 6B obbligato è di rigore.
Da affrontarsi con clima non troppo caldo. noi non abbiamo sofferto particolarmente la sete, per contro i pedini anche con scarpette stile ciabatta alla fine erano abbastanza provati.
Discesa agevole a piedi.
Giornata piena.
Grande Aly, super socio e super motivato.
Un’altra super giornata “no-stress”.
La via più lunga della provincia di Novara!!!!