Monviso Parete Nord Via Coolidge

Poco da aggiungere al commento del socio se non qualche foto. La via è bellissima, anche nella scomodità del Villata (comunque un pezzo di storia) e nella scabrosità del Coolidge inferiore (che pustas…) e le sue strettoie al limite. Il pensile ci ha regalato l’unico tratto di salita di riposo per i polpacci, altrimenti tutto quasi sulle punte. Se la strettoia del superiore fosse un monotiro dietro casa penso che la consumerei tanto è divertente, noi siamo saliti in conserva tanto proteggersi non è così facile. Poi per non portarci la corda sul groppone abbiamo proseguito legati. La corda molla è davvero bella come mi suggerivano i sogni e la parte alta è esposta come lavare i vetri al palazzo della Regione Piemonte. Uscita a dx sull’unica neve sfatta di giornata, poi crestina a picco sulla O e finalmente la croce in un silenzio assordante. Discesa dalla Sud esposta fino al traverso della Testa dell’Aquila, poi molla. Occhio a non stare troppo a sx : noi abbiamo seguito le tracce di 3 spagnoli in salita e siamo finiti su un salto di roccia di una 20ina di m: abbiamo lasciato un cordino su un blocco e ci siamo calati per 30m fino ad un canalino che porta al gh. Sella. Traverso per il Barracco più veloce di quel che sembra e infine giù dallo scivolo delle lavatrici fino al Colle di Viso (occhio quando si passa sotto il canale SE che scarica). Discesa all’auto su neve ancora fin quasi al Chiaretto.

Una gita sognata e immaginata da 10 anni, che si è concessa esattamente come la desideravo: la notte al Villata, l’alba dal Coolidge superiore, la cima in solitudine completa e la discesa dal Barracco per evitare di fare il giro del mondo. Dopo aver consumato SD a fotografare sta parete finalmente ci siamo presi il lusso di scoprirla. Un enorme ringraziamento al socio, insostituibile e inimitabile, e non solo per avermi salvato le chiappe con la chiave giusta per serrare i bulloni della picca quando al Pensile mi sono accorto che stavo per perdere la lama…