- Accesso stradale
- regolare
Prima considerazione: concordiamo con Giuliano quando scrive che la relazione di Crosa Lenz, con il percorso effettivo, centra poco o nulla.
Seconda considerazione: la più bella montagna dell’Ossola inferiore! Può darsi, ma vista da dove? Sicuramente non dal vallone di salita, dal quale si fatica addirittura ad individuarla con precisione.
Comunque si tratta di un’escursione in ambiente solitario e selvaggio e dalla vetta il panorama è sicuramente di prim’ordine, veramente grandioso. Giornata dal meteo perfetto, con visibilità “illimitata”. A dispetto di tutto ciò solo 3*. Questo perché il sentiero, o meglio la traccia, malgrado segnavia ed ometti siano presenti in numero adeguato (ottima anche la segnaletica delle paline), è praticamente tutto nell’erba (tra la quale spesso scompare) e, soprattutto, è quasi sempre piuttosto disagevole e scivoloso, particolarmente in discesa. Si incontra un po’ di neve da quota 2000 circa, che però non disturba assolutamente. I due traversi (quello che porta al colletto dell’anticima e quello prima dei pietroni della vetta) sono da percorrere con particolare attenzione e prudenza perché non consentono errori. Stupendi anche i colori della parte bassa dell’itinerario. Con Michele.