Mongioia (Monte) o Bric de Rubren da Sant’Anna per il Vallone di Rui

Mongioia (Monte) o Bric de Rubren da Sant’Anna per il Vallone di Rui
La gita
giuliof
5 15/07/2012

Sentieri evidenti e scorrevoli fino in cima. Svariate decine di persone lungo il percorso, molti francesi. Tra le persone incontrate, alcuni hanno spezzato la gita in 2 giorni, chi dormendo al bivacco chi in tenda. Giornata limpida ma con vento freddo a tratti fastidioso specie nella parte alta, in cima si stava bene solo sul lato italiano al riparo del massiccio ometto di vetta. Bello ed originale il bivacco in legno a base ottagonale, 10 posti. Percorso esente da neve, persistono solo poche lingue adiacenti il lago e verso il Monte Salza. Per la discesa, invece di ripetere lo stesso percorso, troppo comodo per chi ama il wilderness, ho proseguito lungo la dorsale di confine fino al Col de Longet. Poi per tracce che spesso si perdono, giù verso la Grange Sablus, prima aggirando qualche salto di roccia e poi con un lungo traverso abbastanza evidente fino al Vallone del Lupo, scendendo infine per prati alle tre baite sovrastanti le gole del Varaita per riprendere il sentiero principale. Questa variante ricalca un vecchio sentiero riportato sulla carta IGC ma non indicato nella bacheca alla partenza, mi è stato suggerito da un anziano ma arzillo escursionista incontrato in cima. Giunto all’auto in mezzo ad orde di merenderos mi sono rilassato un po’ sulla riva del torrente ma siccome questa stasi non mi è troppo congeniale, in men che non si dica ricompongo lo zaino più leggero e risalgo alla rocca Senghi con la ferrata: col climatizzatore scassato ed il rischio di trovare coda non era proprio il caso di rientrare con il caldo.

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