Bella gita. Noi siamo saliti in macchina dalla strada da Mondrone all’Alpe Pian Prà fino a 1710 m (così la gita si riduce a 1250 m di dislivello), la sbarra era aperta, ma sconsiglio di riprovarci, perché al ritorno l’abbiamo trovata chiusa…..
Rapida salita al Bivacco e al passo dell’Ometto, con ancora qualche insospettabile chiazza di neve. Dal passo si scavalcano un paio di dossi e intorno a 2700 comincia l’arrampicata, piuttosto facile rispetto a quanto ci aspettassimo, fatta tutta slegati, senza neve. Noi ci siamo tenuti sulla sinistra nella seconda parte seguendo fedelmente quanto indicato dalla GMI e qualche bel passaggio su placca di III l’abbiamo trovato, si esce quasi in cima.
Trainati da Luca siamo saliti molto velocemente, in 3h10 dalla macchina in cima (1h 10 dal passo dell’Ometto alla vetta); sulla GMI é data 6-7 ore, forse esagerato. 1h 40 di discesa sulla normale.
Meteo bizzarro, partiti da Torino con tempo molto nuvoloso, arrivati in valle tempo eccezionale, finché alle 11 al Passo dell’Ometto abbastanza di colpo il cielo si é rannuvolato dalla Francia, negandoci parzialmente il panorama dalla vetta (tutte le cime oltre i 3500 nelle nuvole); poi é di nuovo migliorato. Per fortuna sull’Uja é rimasto sempre abbastanza sereno, ma le mutevoli condizioni ci hanno spronati a fare in fretta, anche a causa di un vento bello fresco sul lato nord-ovest della cresta.
Un grazie ai gentilissimi ragazzi di Mondrone che ci hanno prestato le chiavi per aprire il lucchetto della sbarra e a Luca e Andrea per l’ottima gita.
Notevoli libagioni all’Agriturismo la Masinà al Pian della Mussa, telefonando ci hanno dato da mangiare alle 15, intanto grazie al vento l’aria si é pulita e finalmente abbiamo vista Ciamarella e Bessanese.