Visti i precedenti commenti (e le valutazioni), ci aspettavamo un po’ di più da questa via, fatta dopo la courenda dij set saout. La cosa buona è che scendendo dalla prima risulta abbastanza comodo e intuitivo attaccare questa, senza bisogno di scendere fino a Balme.
Visti i gradi e la conformazione del terreno gli scarponi sono la miglior scelta, così come la progressione in conserva che ci ha permesso di uscire in un’oretta circa, facendo una sosta a metà per passarsi il materiale. Il problema è l’individuazione dell’itinerario, che non segue la roccia buona o qualche caratteristica della parete, ma un misto tra il facile e la roccia su cui si possono mettere spit, che sono sufficienti ma comunque posizionati in media a poco meno di una decina di metri (non sempre visibili l’uno dall’altro).
Torneremo a provare le vie vicine, con gradi un po’ più alti in cui forse si pesta un po’ più di roccia e meno terra, visto che la materia prima non manca