- Accesso stradale
- Conviene parcheggiare davanti al bar
Gita riuscita solo per metà: pur consapevoli delle previsioni, partite con l’intenzione di salire sull’Aggia se il meteo lo avesse consentito. Purtroppo una volta al lago la visibilità ormai scarsissima ha di fatto reso inutile la continuazione (salvo aprirsi leggermente quando già stavamo scendendo!). Abbiamo comunque proseguito fino all’Alpe Coassolo (che ci è comparsa davanti agli occhi quando ormai eravamo a pochi metri) e poi per un tratto di strada, ma il bianco della neve non staccava da quello della nebbia (fastidiosissimo per la vista). Neve continua dall’Alpe Monastero, battuta da numerosi passaggi.
Non assegno valutazioni, perchè la conca lacustre ci ha dato l’impressione di essere molto bella e vederla con questo meteo non le rende giustizia.
Non abbiamo fatto il giro ad anello proposto, non conoscendo le condizioni attuali del sentiero n. 330 per la miniera, anche se la tentazione di non tornare per l’infinita serie di stradine dell’andata era molto forte. In discesa abbiamo comunque tagliato per il pendio erboso e successivo boschetto di betulle a valle dei ripetitori e sia a salire che a scendere abbiamo preso un sentierino-scorciatoia che passa accanto alla chiesetta di La Blinant: nonostante questo, il GPS mi indicava uno sviluppo di una ventina di km, la maggior parte su sterrata e abbiamo un po’ invidiato i due bikers incontrati salendo.
Con Tiziana. Oltre ai bikers, incontrata soltanto un’altra escusionista con il cane salita da Fontana Sistina, che salutiamo.