Mombarone (Colma di) e Punta Tre Vescovi da San Giacomo

Mombarone (Colma di) e Punta Tre Vescovi da San Giacomo
La gita
brunello-56
4 31/07/2012

Il programma era bellicoso: salita al Mombarone lato piemontese per poi scendere a Oropa; partenza (e pernottamento) da Nomaglio. Ma poi i programmi vengono sempre ridimensionati.
Sono salito da Nomaglio lungo il sentiero F1 (imboccato sulla provinciale presso i bomboloni) in direzione Terrafredda; arrivato però alle baite di Sias ho perso sia segni che sentiero, per cui solo dopo molto ravanare ho ritrovato un percorso che ha incrociato un sentiero contraddistinto da bolli rossi (frequentissimi, che hanno compensato i precedenti scarsi) che scende alle Alpi di Peyla, dove si incrocia finalmente la strada San Giacomo-Trovinasse. Discesa quindi all’area pic-nic e salita al Mombarone lungo la classica via della corsa, stavolta senza il dubbio di sbagliare. Arrivo in vetta con ormai zero energie a disposizione; nel frattempo ormai, causa la nebbia, la visibilità si era azzerata e la cresta per il Coda era completamente invisibile. Sommando quindi le due cose, ho optato per il rientro lungo la via di salita, con prelievo della moglie a S. Giacomo.
La salita la Mombarone è tosta già di suo e da Nomaglio, con i 1800 m netti di dislivello, anche di più; aggiungervi ancora la cresta fino al Coda, con i suoi saliscendi, è impresa notevole.
E’ stata comunque una bella gita, i posti sono incantevoli, bellissimo l’ambiente ed il panorama; sicuramente il tutto è meglio in primavera-autunno quando la foschia concede tregua. Peccato per la segnaletica a volte un po’ carente. Molte utile una conoscenza almeno preliminare dell’area, per me era invece la prima volta assoluta in zona e nel Canavese: che vergogna per un chivassese …….

Oggi i ringraziamenti doverosi vanno ai proprietari del Burnel per il trattamento e la loro disponibilità: ospitalità d’altri tempi.
E poi alla moglie, pendolare forzata con corsa a vuoto da / per Oropa ed il recupero a S. Giacomo. Ma tutto sommato è stata un’occasione per concederci una variante fuori zona.
E grazie a Frank come sempre per la compagnia.

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