Mirauda (Punta) e Punta Labiaia dalla Certosa di Pesio, anello valloni Cravina e Mirauda

Mirauda (Punta) e Punta Labiaia dalla Certosa di Pesio, anello valloni Cravina e Mirauda
La gita
pizza
4 07/08/2021
Accesso stradale
Dal parcheggio nel prato,che precede l'ingresso del sentiero

Essendo io un escursionista non espertissimo ma sempre alla ricerca di itinerari alternativi e poco battuti, un bel mattino mi apro la Fraternali che riguarda la Val Pesio e punto ad una gita per me interessante, pur notando giorni dopo con sorpresa e piacere che questo giro è già stato riportato con ottima precisione da GiorgioB su Gulliver ben 7 anni fa, e notando che in molti nella sezione gite abbiano riscontrato cosa ho provato io in un sabato qualunque di questo agosto 2021. Seguo “per puro caso” quanto descritto per questo itinerario, lasciando cioè la macchina nel grande parcheggio nel prato che precede la Certosa e mi incammino per il sentiero (privo di indicazioni) che porta subito nel bosco in salita, quasi di fronte all’ingresso del sentiero naturalistico dall’altra parte della strada. Dopo circa 45′, giungo ad un cartello indicanti i due Gias e il colle Mirauda: sono nel giusto. Da qui incomincia una sinfonia di boschi curati,pinete e bei paesaggi e, sopprattutto, incomincia una sinfonia di segnali bianco-rossi e di indicazioni quasi ad ogni albero e su ogni pietra, come davvero di rado si trova. Una piacevole salita in cui non mi sentivo per nulla solo, visti gli incoraggianti e numerosi punti di riferimento colorati che correvano su per il tragitto. Questo “paradiso” è durato poco. Improvvisamente, circa a quota 1600mt, la vegetazione diventa alta ed il sentiero da pestato quale era fino poco prima, si presenta ora con dei rovi che mi arrivano alla cintola. A fatica e con una discreta irritazione agli arti provocata dalle ortiche, arrivo ad una pietraia in cui se non in due sporadiche occasioni, si perdono i segnali. Provo a girovagare tra i rovi e i cespugli avanti e indietro, a seguire la pietraia in salita..ma nulla,non trovo più alcun riferimento che mi porti al Mirauda. Da “anellista convinto”, mi vedo invece costretto a rientrare mio malgrado indietro per lo stesso percorso. La pioggia e la nebbia nel frattempo hanno dato forza alla mia triste decisione. Gita fallita. Al rientro, quasi al parcheggio ormai,spuntano il sole e l’unica persona incontrata in tutto il giorno, un signore in vacanza al villaggio Ardua, che nel pomeriggio si è fatto una breve escursione per quei boschi. Lo fermo e gli chiedo se ne sa qualcosa di questo sentiero tenuto bene “a metà”, e lui mi spiega che finchè il sentiero è nel territorio del Marguareis, tengono pulito; oltre probabilmente diventa terra di nessuno o di altri Parchi. Vorrei tanto poterlo ripetere e complatare un giorno questo giro, mi è rimasto lì, magari in stagione autunnale con vegetazione ripulita e meno selvaggia, e scendere dalle due punte Mirauda, al Pian delle Gorre e quindi Certosa, anche se (da quanto leggo) anche nel collegare le due punte e quindi il Pian delle Gorre, il sentiero si perde più e più volte.

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