Passeggiata in ambiente di alta quota su sentierone-autostrada ormai privo di neve. Vento freddo e fastidioso a tratti, nuvole verso il ghiacciaio e cielo terso verso fondovalle. Salita sino a q. 3200 circa dove inizia la neve continua, impressionante vedere il posto in cui si trova il rifugio “Guide della Val d’Ayas”. In discesa ho optato per il vecchio sentiero che passa sul filo della morena (meno banale del n.7, consigliabile se non si soffre di vertigini), che non è più segnalato ma è visibilissimo ed è sempre possibile aggirare i punti in cui è franato.
Anche oggi da sola: incontrato molti gruppi diretti al rifugio “Guide della Val d’Ayas”, alcuni dei quali giunti sino a q. 2300 circa in jeep (ne ho dedotto che si trattasse di un servizio taxi di alta quota), un bel vantaggio per chi sale con lo zaino carico di attrezzatura, ma che differenza con le selvagge (e affascinanti) montagne canavesane (per fare solo un esempio) dove non ci sono sconti sul dislivello da compiere.
Molti escursionisti in discesa dal Pian di Verra inferiore dove si è tenuto l’incontro dell’amicizia delle genti del Monte Rosa.