- Accesso stradale
- Ok
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1900
Siamo partiti da Le Pontet seguendo l’itinerario descritto; anche se la discesa dal Col de la Gypière de l’Oronaye non è ripida ho preferito togliere le pelli perchè la neve al mattino era ben rigelata. Il pendio-canale si sale bene con gli sci ai piedi fino a quando si restringe: da qui abbiamo preferito salire con i ramponi fino al colletto. La neve nel canale era trasformata con due dita di farina riportata dal vento: la discesa nel primo pomeriggio è stata eccezionale, con il conoide in condizioni strepitose!
Nei lunghi valloni di avvicinamento la neve era molto scorrevole. Invece di risalire al col de la Gypière de l’Oronaye, abbiamo risalito i pendii nord del Col Rémy (2552 m) e da qui abbiamo raggiunto la Tete Dure (2629 m); siamo quindi scesi su bella neve trasformata nel Vallon Rémy fino a quota 2348 m. Abbiamo ripellato fino alla Cime de Palets (2685 m) e siamo scesi a Le Pontet per gli splendidi pendii sud del Col des Aurisses. Purtroppo nella parte bassa la neve inizia a scarseggiare e ci si deve togliere un paio di volte gli sci per raggiungere a macchina.
Bellissima gita, che unisce discese con belle pendenze e lunghi valloni selvaggi e remoti. Circa 2000 m di dislivello con tutte le discese su bellissima neve trasformata!
Con Davide.