- Accesso stradale
- Ottimo fino a Thures, discreto sullo sterrato fino a Rhuilles, così così ma comunque percorribile con auto un po' alta (io con Sandero Stepway) fino al ponte.
Dal ponte con divieto di transito preso poderale fino al bivacco Tornior, sentiero ben tracciato e segnato per il colle Thuras poi per il col Rasis e di nuovo per il colle Malrif. Fino a qui qualche tratto più ripido e su terreno detritico ma mai difficoltoso; dal colle Malrif alla vetta traccia ben marcata, terreno tutto sommato buono e mai esposto. Ultimi 50 metri circa prima della vetta più ripidi ma sicuri, mai esposti.
Discesa come per la salita.
Itinerario tecnicamente non impegnativo ma che fisicamente necessita di molta volontà; seguendo la via segnata: poderale dalla partenza al bivacco Tornior; buona traccia dal bivacco al colle Thuras, poi al col Rasis, ancora al col Malrif e da qui in vetta, sono più di 30km a/r.
Non bisogna farsi ingannare dalla quota di partenza (circa 1950m) e da quella di arrivo (m.3293), tra il colle Thuras e il col Rasis ci sono perdite di quota, dal colle Rasis si perdono circa 165/170m. e nel risalire verso il col Malrif ci sono altre perdite di quota per un totale di circa 1800m di dislivello (compresi della breve divagazione al Pic du Malrif), insomma…una cima non difficile ma che salita dall’Italia richiede un certo sforzo, infatti non ho incontrato nessuno che saliva da Thuras, solo qualche gruppetto di escursionisti francesi che salivano da Les Fonts rinunciando alla vetta per il forte vento.
In cima da solo con grande panorama pulito dal vento; sulla via della discesa, con vento finalmente più quieto, incrociato una coppia di ragazzi francesi che salivano e un solitario, sempre francese, con bici in groppa.