- Accesso stradale
- arrivati in auto fino al Rifugio della Gardetta
Dopo la bella escursione fatta ieri al Monte Cassorso, oggi era il turno di Rocca la Meja. Partiti senza fretta dal Rifugio della Gardetta, ci siamo portati alla base della parete Sud di questa bellissima montagna, dove ha inizio il cengione diagonale della via normale. E’ una piacevole ed interessante salita su roccia facile, dove per lunghi tratti si cammina e si incontrano brevi e divertenti passaggi di I e II. Noi ci eravamo portati anche corda e imbrago non conoscendola, ma in condizioni normali (con la roccia asciutta e senza neve) si sale tranquillamente senza bisogno di legarsi. Bello il canalino e il passaggio finale, poco prima di raggiungere la cima. Bella gita e bella montagna, la Meja mi è piaciuta molto e sono ben contento di esserci stato…lo meritava ! Una montagna svettante, aguzza, imponente da ogni versante…sembra una cima dolomitica trapiantata qui sulle Alpi Cozie Meridionali. Abbiamo trovato un’altra giornata piuttosto favorevole dal punto di vista meteo, con cielo quasi sereno e ottima visibilità. Panorama spettacolare dalla vetta, con un colpo d’occhio notevole a giro d’orizzonte, lo sguardo spaziava dalle Alpi Marittime, all’Oronaye, al Gruppo dello Chambeyron, all’immancabile Viso per giungere fino ai più lontani Cervino e Gruppo del Rosa. Una segnalazione per il Rifugio della Gardetta, dove ci siamo trovati decisamente bene, ottimi il trattamento ricevuto e l’accoglienza !
Una piacevole giornata e una salita che mi ha pienamente soddisfatto fatta insieme agli amici Sandro R. e Stefano O. del CAI Ule di Genova.