Gran bella via in un ambiente veramente spettacolare. La roccia è superba in gran parte della via, più rotta e delicata nei tiri facili (prestare attenzione nell’eventuale rimozione di detriti perchè la via si sviluppa proprio sopra al sentiero attrezzato della normale che porta in vetta).
Percorrendo i tiri duri da secondo non sono in grado di darne una valutazione oggettiva, ma i relativi passi chiave sono da non sottovalutare: il passo di 6c della L4 mi è sembrato azzerabile, ma poi è necessario affrontare una sequenza di passi abbastanza sostenuti per arrivare allo spit successivo; il passo di 7a della L6 invece mi è sembrato molto duro anche da azzerare perchè la presa risolutiva è veramente distante. La L7 è risultata meno dura delle mie aspettative: il passo duro è nella prima parte del diedro (lontano dallo spit, ma si può integrare poco sotto), la seconda parte del diedro ha sempre delle ottime prese, mentre la placca finale si può affrontare puntando allo spigolo a sinistra dell’ultimo spit per ribaltarsi facilmente sulla esile passerella (da sfruttare con i piedi) che porta in sosta (nessuna possibilità di integrare). La sosta dell’ultimo tiro (S9) è su un sottile cordino sbiadito infilato dentro a una piccola clessidra: volendo sostare su qualcosa di più “solido”, si può raggiungere la sosta di “Eterni Peter Pan” pochi metri oltre, sulla destra e poco più in basso (sosta poco visibile, al termine del canalino che sale sulla destra).
Bellissima gita in ottima compagnia: un sentito grazie a maigol per essersi fatto da primo i tiri duri e per avermi proposto di arrampicare in questo posto magnifico!