Meina (Punta della) e Punta dell’Aquila dall’Alpe Colombino

Meina (Punta della) e Punta dell’Aquila dall’Alpe Colombino
La gita
ivangraticoli
2 18/03/2023
Accesso stradale
Nessun problema; parcheggio a pagamento nel piazzale dell'Alpe Colombino €1,50 mezza giornata, €3 tutto il giorno ma prima del piazzale c'è comunque un sacco di posto. Al Colle Gui posti lungo la strada o al tornante che lo precede.

Partito dal tornante prima del Colle Gui. Circa 1,5km di asfalto per l’Alpe Colombino, la strada che dall’alpe porta a Pian del Secco e poi prosegue verso il bivacco 3° alpini è in pessimo stato, alle 9 era già un gran pantano. Poco dopo il tornante dove si trova l’abbandonato edificio arancione dell’ex seggiovia si stacca sulla destra una traccia che corre parallela alla strada e porta fino a Pian del Secco (composto ometto all’attacco, quota ca. 1320m), molto meglio seguire questa, il terreno resta più asciutto. Seguendo la strada si trova neve continua da quota 1700m circa, io ho tagliato per la salita diretta verso il Mitt e la diretta verso l’Aquila senza passare dal 3° Alpini trovando neve comunque portante, niente ciaspole né ramponcini. Sono sceso verso il bivacco per la breve cresta est e ho preso la traccia che parte dal colletto e taglia il versante sud dell’Aquila fino a un rudere, da qui la traccia scende verso valle, ho invece proseguito a vista fino a raggiungere la verticale sotto la croce, ho risalito per qualche metro la ripida ma semplice dorsale sud e intercettato una nuova traccia che prosegue il taglio del versante sud dell’Aquila fino al colle che separa Aquila e Meina. Pendii sud dell’Aquila tutti puliti e asciutti, neve invece al colle ma non problematica e superata nel punto più agevole per riportarmi sul versante nord da dove ho risalito la breve cresta nord-est della Meina trovando un po’ di neve portante tra le rocce che in gran parte la compongono. Ridisceso al colle e risalito di nuovo all’Aquila questa volta dalla cresta sud-ovest, più impegnativa della semplice cresta est ma comunque non difficile, solo la giusta attenzione perchè composta quasi esclusivamente da rocce e con ancora diversi tratti coperti da neve. Sceso nuovamente verso il 3° Alpini, breve divagazione al Cugno dell’Alpet poi discesa su strada fino a Pian del Secco, sentiero fino all’Alpe Colombino e asfalto per il Colle Gui.
Partendo alle 8.40 ho fatto tutto il percorso con lo scarponcino (visto qualcuno coi ramponcini) ma al ritorno la neve aveva mollato abbastanza e c’era gente che alle 13 passate stava ancora salendo, in questo caso potrebbero ancora esere utili le ciaspole. Per le salite cresta nord est alla Meina e cresta sud ovest Aquila potrebbero servire i ramponcini.

A prescindere dalla scivolosa fanghiglia, i tratti su strada sono comunque pessimi ormai devastati dalle migliaia di passaggi ma salendo non troppo tardi la Punta dell’Aquila resta godibile, si trova ancora neve portante e poca gente (solo 5 persone oltre a me). Volevo scendere verso la Meina direttamente dalla cresta sud ovest ma non avendola mai fatta neanche in versione estiva non mi sono fidato e ho preferito l’itinerario sopra descritto. Nessuno per tutto il percorso verso la Meina e per la risalita all’Aquila dalla cresta sud ovest dove però in punta ho trovato più “chiacchiere” e un paio di fastidiosi bambinoni a far ronzare un drone.

Link copiato