La ferrata è ancora chiusa, i primi 80 metri proprio non ci sono, poi c’e’ quella nuova. Noi l’abbiamo comunque percorsa facendo un po’ di conserva all’inizio. La doppia scende di un 15 metri e si sposta a destra (faccia a monte) per altri 10-15 metri. Si tratta proprio di spostarsi a destra un po’ arrampicando sugli sfasciumi dello zoccolo. Se non si riesce si può scendere (30m) più sotto alla sosta della Gogna e poi risalire alla partenza dove c’e’ la scritta “breakdance”. Consiglio caldamente friend C4 #0.5 > #2 per gli ultimi 2 tiri. I resinati ci sono ma piuttosto distanti. Il resto della via ben attrezzato, ritengo sul 6b obbligato.
L’avevo già fatta due volte, nell’86 e nell’87: ma volevo tornarci ancora una volta, mi ricordavo di una gran bella via con roccia solida, due cose non così comuni ad altre vie del medale. E sono migliorato rispetto a 35 anni fa (!!), oggi solo 1ch in A0 sul 7b, il resto on-sight. Eh si, dai, dopo 35 anni, anche se già fatta, me la do’ on sight! 😊
Comunque i tiri duri sono abbastanza omogenei sul 6c+/7a, da scalare. Ma quel passo, giusto 1 metro, sul tiro di 7b non l’ho proprio capito, fuori dal tetto c’e’ da spalmarsi / accartocciarsi nel diedro in un modo che proprio non ho capito.
Grazie al super socio super motivato Andrea, di nuovo insieme in montagna dopo i sentieri del Tor l’anno scorso!