Bella viuzza ottima per riprendere confidenza con la roccia, o meglio con le placche, che qui la fanno da padrona. Nei primi due tiri infatti volendo le mani si lasciano quasi in tasca, l’arrampicata è solo di piedi. Occhio ad una lamona che che balla all’altezza del 2° spit di L1. Ho concatenato L2 e L3 (20-25m di III di trasferimento). Carino il tettino iniziale di L4, ma molto breve. Nel quinto tiro avere dietro due friend non fa schifo, anche perchè sarà che sono miope ma non ho trovato un chiodo in tutto il tiro. Abbiamo proseguito fino in cima al dente (qualche bollo blu): qui l’arrampicata rispetto ai primi 5 tiri è molto più discontinua (qualche passaggino sul IV/IV+ alternato a tratti dove si cammina). Ultimo tiro con partenza più verticale ma ben appigliata, chiodatura un po’ vecchiotta (ma apparentemente sicura) e soprattutto qualche “televisore al plasma” appoggiato, che aspetta solo di essere toccato per scendere a valle prima del tempo.
Comoda doppia verticale sui 25m per tornare al canalone di discesa.
Concluso la giornata sulla Michelin-De Poli al dente centrale, l’ultimo che mi mancava della zona.
Con Thomas, dopo troppo che non scalavamo più insieme.