Nella parte bassa ho fatto ampio uso delle piste sterrate che alla fine si sono rivelate comode e scorrevoli; avevo letto in giro che i sentieri, dopo la costruzione delle piste, non sono più in buone condizioni. Tenendo comunque d’occhio la traccia di blin1950 ho attaccato la dorsale diretta per la Rocca Maunero. Invece di aggirare sulla destra gli spuntoni che precedono la cima li ho affrontati direttamente con passi di I/II^ per evitare di percorrere un tratto innevato poco invitante. La discesa verso il Colle della Paglia è invece tutta pulita e sulla cresta sono presenti esili tracce, si risolve molto rapidamente. Giunto al Colle leggo i vari cartelli e scopro con meraviglia che in 30 minuti si può arrivare in cima al Bellavarda, decido quindi di salire. Ci sono ancora alcuni residui nevai sotto la vetta ma li aggiro parzialmente restando sulla cresta rocciosa che è pulita (pochi passi di I/II^). Tra salita e discesa ho anche liberato un paio di catene sepolte dalla neve battendo traccia tutto intorno. Rientro passando dai 2 laghetti e toccando anche Pian del Roc, un gruppo di baite da cui si gode un bel colpo d’occhio sulla conca sottostante piena di massi erratici di tutte le dimensioni. Uscendo dalla bella conca del Lago Pratofiorito, molto frequentato nelle ultime settimane, è possibile restare su sterrata fino all’auto. Allego traccia GPS.