- Accesso stradale
- Park gratuito poco sotto la Skyway.
Via in condizioni, ma a causa delle temperature andrà in peggioramento. Partiti per ultimi dal Rifugio Torino, giungiamo nella comba di Maudit dove una fila di luci è in coda sul pendio iniziale. La terminale si passa, ma non è banale, in quanto la neve è inconsistente. Risaliamo il pendio nella rigola, che è praticamente una trincea, e si continua a dx su neve. Coda di circa 1h al primo passaggio su roccia: menomale che non fa freddo, nel frattempo facciamo la conoscenza di 3 astigiani, con cui condivideremo tutta la salita. Successivamente si affrontano diversi passaggi su roccia (per me non banali) fino ad arrivare all’estetica vela di neve prima dell’Androsace. La neve tiene bene, e il traverso è già passato. Si scende di qualche metro, per risalire in verticale su misto , trovando un friend incastrato e una sosta. Si scende brevemente ad un colletto (ottimo belvedere sulla Arete du diable al Tacul) per risalire su roccia con gli ultimi passi (un friend incastrato) successivamente si passa su neve, che ormai è cotta. Giunti sulla cresta NE del Maudit, la si risale per circa 100 md dsl, giungendo ad una panoramica spalla. Noi per questione di tempo (abbiamo impiegato circa 10 ore), non siamo saliti sulla cima, ma siamo scesi verso la traccia della normale. Condizioni meteo ottime, salvo ventaccio sulla cresta finale.
Le condizioni buone della via ci avevano fatto ben sperare ed…è andata bene! L’abbiamo trovata più impegnativa di quanto ci aspettassimo, a causa dei frequenti passaggi su roccia. Grande soddisfazione all’arrivo sulla spalla del Maudit.
Un saluto ai ragazzi del Monferrato con cui abbiamo condiviso piacevolmente la salita, e un ringraziamento per il supporto che ci hanno dato.
I complimenti al mio socio, sempre più fiducioso e tenace.