Dormito sotto le stelle al Cirque Maudit, serata senza un filo di vento, certo qualche ora di sonno in più non avrebbe guastato…
Attacchiamo la via poco dopo le 2, il primo tratto si percorre seguendo delle rigole, comode ma altresì pericolose: se qualcosa viene giù noi alpinisti siamo i birilli. Un francese davanti a noi ha passato dei brutti momenti…
Arrivati al colletto si prosegue per cresta nevosa fino ad un intaglio roccioso, superato il quale inizia la vera e propria arrampicata su roccia su belle lame (presente un cordino rosso all’inizio).
La via continua alternando tratti di neve a qualche passaggio di roccia a traversi delicati. Quasi sempre proteggibile con friends medio-piccoli. Qualcuno è salito sull’Androsace, noi abbiamo preferito aggirarlo.
Infine si esce su cresta nevosa che si percorre comodamente fino in vetta al Maudit.
Noi non paghi della salita decidiamo di proseguire, arrivare in vetta al Bianco e scendere per la comoda, divertente e breve via italiana…… Discesa interminabile, doverosa pausa al Gonella prima di affrontare psicologicamente il Miage. In ogni caso tutto tracciato e in buone condizioni, anche sul Dome, occhio però alle frequentissime scariche dalla Grise.
Che dire, salita in sè appagante, mai troppo difficile ma ingaggiosa al punto giusto. Unico lato negativo l’esagerata quantità di gente, tra cui spiccano i soliti ‘alpinisti’ francesi che o non lasciano passare o cercano di tagliare la strada, e si finisce per litigare invece che godersi la salita.