Matto (Monte, Cima Est) da Terme di Valdieri per il Vallone di Valmiana e il Passo Cabrera

Matto (Monte, Cima Est) da Terme di Valdieri per il Vallone di Valmiana e il Passo Cabrera
La gita
erba-olina
5 06/08/2016
Accesso stradale
Parcheggio a lato dell'area camper.

Il parcheggio è indicato “A pagamento” ma non ci è stato richiesto nulla.
Itinerario lungo (22 km abbondanti) e con dsl già considerevole (quasi 2000 m) che si svolge su sentieri, mulattiere e tracce sempre ben indicati. Può tuttavia risultare estenuante per la tipologia del terreno che si attraversa, sempre irregolare.
Fin quasi a Pian Valasco si può seguire lo sterrato o la larga mulattiera (più corta). Già in vista del Rifugio Valasco, si imbocca sulla dx il sentiero N17 per il Colle Valmiana e i Laghi Valrossa, visibile anche se affogato nell’erba alta nella prima parte. Più in alto diventa una mulattiera a tutti gli effetti con tratti sorretti da muretti a secco in pietra: si alternano erba e terriccio a molte piccole pietraie, la pendenza è limitatissima (buono all’andata), ma è scomodo e spacca – ginocchia al ritorno.
Il bivio per i laghi è indicato da palina, mentre quello per il Passo Cabrera (q.2780) solo da due grandi ometti, pur essendo il sentiero sempre evidente e addirittura segnato con tacche bianco-rosse. Dal Passo si volge a dx, gli ometti conducono a superare un primo tratto ripido su gradini e cengette e un breve canalino con passaggi di arrampicata (facile, con molti appigli, si può scegliere tra due diversi canalini paralleli). Di lì in avanti, sempre seguendo gli ometti, si attraversa una zona di erba e rocce montonate con alcune pozze d’acqua e si prosegue con piccoli saliscendi su terreno che nel frattempo è diventato un gigantesco macereto. Gli ometti portano senza possibilità di errore a congiungersi con l’itinerario proveniente da S. Anna nella conca sottostante la vetta dopo aver superato un ultimo dosso di pietrame un po’ più ripido.
Gran gitona ad una delle montagne più conosciute delle Marittime, meteo superlativo, perfetto per queste zone soggette a nebbia. Stupenda la “regina” Argentera con il suo impressionante e temibile Canale Lorousa, bellissimo, come sempre, il Re, oggi mai nascosto dalle nuvole. E lo sguardo spaziava fino ai lontani Cervino e Monte Rosa!

Con Antonio (e grazie per l’anguria degustata in vetta!), Filippo (il pensatore dell’itinerario) e Gian Mario (che l’aveva proposta da un po’). Un saluto all’unico altro escursionista in vetta salito da S. Anna, che ha amabilmente sopportato tutte le nostre rumorose “pazzie”. E d’altra parte sul Matto…

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